Turismo e spettacolo: ripresa non prima di luglio

Prima di luglio sarà difficile una ripresa delle attività turistico-culturali e dello spettacolo in Umbria. La previsione è dell’assessore regionale alla Cultura, Paola Agabiti, durante una videoconferenza con rappresentanti del mondo culturale e dello spettacolo. La Regione, in vista della ripresa, ha pianificato promozioni su larga scala e l’utilizzo della cassa integrazione. L’assessore ha poi ascoltato le proposte per sostenere la liquidità e per favorire la ripresa delle attività.

Sul tavolo sono state poste anche richieste di sostegno al credito, contributi una tantum sui fatturati andati persi, stop alle gare al ribasso massimo, vincolo a utilizzare alcune risorse, come quelle europee del Pon, ai luoghi turistici, dello spettacolo e della cultura regionali. Agabiti ha scritto: “L’incontro di oggi rappresenta una opportunità preziosa per condividere con gli operatori della cultura e dello spettacolo le iniziative da intraprendere per sostenere un settore particolarmente colpito dalla crisi. Oltre all’aumento delle risorse a disposizione con il bilancio, che abbiamo già attuato, stiamo lavorando a nuove opportunità di finanziamento, sia in sede di confronto Regioni-Governo, sia attraverso un utilizzo veloce e virtuoso dei fondi europei. Salvaguardare il nostro patrimonio culturale, materiale e immateriale, significa preservare la nostra storia e la nostra identità e, allo stesso tempo, creare le condizioni per un futuro sostenibile e di qualità”.

La Cassa integrazione in deroga è argomento centrale, e non solo per il settore di cui sopra. Mercoledì scorso, la Giunta ha detto di sì all’accordo con organizzazioni datoriali e sindacali: si disciplinano le modalità di utilizzo. A livello nazionale, sono stati messi a disposizione 3,293 miliardi di euro, 20 milioni spettano all’Umbria. Possono accedere alla Cigd “i datori di lavoro del settore privato, ivi inclusi quelli agricoli, della pesca e del terzo settore compresi gli enti religiosi civilmente riconosciuti e con esclusione dei datori di lavoro domestici”.

Potranno beneficiare della Cigd “i lavoratori subordinati con qualunque forma contrattuale, con qualifica di operai, impiegati e quadri, ivi compresi gli apprendisti e i lavoranti a domicilio”. Il massimo periodo di Cassa che si può chiedere è di 63 giorni, non antecedenti al 23 febbraio e non successivi al 30 giugno. Sarà l’Agenzia regionale per il lavoro (Arpal) a occuparsi di seguire le istruttorie delle domande, da presentare unicamente attraverso il SARe, di emanare le autorizzazioni e di monitorare l’utilizzo delle risorse. L’assessore Michele Fioroni, a questo proposito, dice: “Ci siamo attivati, laddove le risorse stanziate non fossero sufficienti, di prevedere l’utilizzo di ulteriori 21,5 milioni di euro accantonati presso Inps e residuati dal precedente accordo sugli ammortizzatori sociali”.

“Ci siamo subito attivati, ancora prima della pubblicazione del decreto sui criteri del riparto della cassa integrazione che attivava la prima tranche, per favorire un accordo con le sigle sindacali e con le organizzazioni datoriali in modo da poter procedere quanto prima a garantire un’erogazione quanto più veloce possibile. Ben consci che oggi più che mai sarà importante un’erogazione in tempi rapidi”.

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