“Morosi incolpevoli”. Li aiuterà la Regione Umbria! Approvato un fondo di sostegno

Il momento è difficile e c’è anche chi non riesce a pagare l’affitto, entrando nella statistica dei “morosi incolpevoli”. Per aiutarli la giunta regionale ha provveduto ad assegnare ai comuni ad alta tensione abitativa oltre 670mila euro che potranno essere destinati a favore degli inquilini “morosi incolpevoli”. “Era un provvedimento molto atteso nei dodici comuni umbri che sono alle prese con questi casi così delicati – ha affermato alle politiche abitative Enrico Melasecche, che ha presentato la proposta – si tratta di un fondo destinato a coloro che sono locatari di immobili di proprietà privata e che, successivamente alla stipula del contratto di locazione, si sono trovati in una condizione di impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo, a causa della perdita o di una consistente riduzione della capacità reddituale dovuta a licenziamento, escluso quello per giustificato motivo soggettivo e per dimissioni volontarie; accordi sindacali o aziendali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;  collocazione in stato di mobilità; cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da causa di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o invalidità di uno dei componenti il nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche o assistenziali ed infine  decesso o trasferimento per separazione legale del componente il nucleo familiare unico percettore di reddito. Le risorse assegnate alla Regione Umbria per il 2019 ammontano a complessivi 670.791,29 euro – ha sottolineato l’assessore – che abbiamo ripartito in proporzione rispetto alla popolazione residente, tra i dodici Comuni che hanno problemi di alta tensione abitativa. Adesso ovviamente i Comuni – ha concluso Melasecche -, con le procedure previste dalla Legge, potranno individuare i nuclei familiari ai quali destinare questi contributi e dare così un sostegno importante, soprattutto in un momento di crisi così difficile come è quello che stiamo vivendo”.

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