Taglio al trasporto pubblico locale: Umbria, si comincia ad aprile

Busitalia ha consegnato il dossier sulle corse più o meno trafficate dell’Umbria, la Regione ha chiesto ai Comuni un piano di tagli entro una settimana, massimo dieci giorni. Servono tre milioni e mezzo da questa operazione e saranno i Sindaci a dover usare le forbici. Dovranno essere i primi cittadini a dire quali sono le corse intoccabili e quali invece sono destinate a sparire o a ridursi drasticamente, visto il poco utilizzo.

Donatella Tesei, presidente della Regione, ha fatto presente come il trasporto pubblico locale sia in squilibrio strutturale da 15 milioni di euro, di cui sei dall’Iva, che deve essere versata. Altri sei sarà la Regione a trovarli nel bilancio, 3,5 dovranno riguardare i tagli tanto temuti. Francesco De Rebotti, presidente di Anci Umbria, ha fatto presente che il servizio universalistico va salvaguardato; il sindaco di Perugia Andrea Romizi ha insistito sulla necessità di risorse in più per trasporto locale perugino e per il Minimetrò.

Il numero uno di Terni, Leonardo Latini, ha invece sottolineato i problemi ambientali che vive la città, con la paura che i tagli al trasporto pubblico locale possano incentivare l’uso dell’automobile. Giacomo Chiodini, presidente dell’Unione dei Comuni del Trasimeno e sindaco di Magione, ha invece affrontato l’argomento traghetti, ribadendo la richiesta di una fermata del Frecciarossa a Terontola, coinvolgendo anche la Regione Toscana.

Poi si è parlato dei disagi già vissuti in estate per i primi tagli avvenuti e delle zone scarsamente popolate, che dovranno però avere un servizio minimo, pena l’abbandono. Quello che è chiaro è all’inizio di aprile ci sarà la prima sforbiciata, con particolare attenzione ai festivi e alle corse estive visto che i bus scolastici non possono essere tagliati più di tanto. Da segnalare la preoccupazione dei sindacati per la sicura penalizzazione di lavoratori e utenti. Pronta l’arma dello sciopero.

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