Tagli bus: la Regione passa la palla ai Comuni

Tagli nei trasporti: la Regione Umbria chiede i piani ai Sindaci; i sindacati sono sul piede di guerra. Ieri pomeriggio, a Palazzo Donini, la presidente Donatella Tesei e l’assessore Enrico Melasecche hanno incontrato sindaci, assessori e dirigenti dei Comuni per parlare dell’argomento caldo. Tesei ha ricordato di aver ricevuto, in queste prime settimane di lavoro, numerose segnalazioni di bus che girano semi vuoti. La palla, a questo punto, passa ai sindaci: saranno loro a dover preparare e presentare piani in cui si parlerà inevitabilmente di tagli o di riduzioni, partendo dalle corse meno frequentate. Dopo questa prima fase, verranno decisi incontri con Busitalia per pianificare il tutto.

La prossima data da tenere presente è quella del 19 febbraio: l’Anci Umbria si siederà al tavolo con la Regione e sarà qui che Busitalia presenterà il rapporto sulle corse meno frequentate, quelle che potrebbero sparire o essere fortemente ridotte. Un risparmio ci sarà comunque, di circa 8-9 milioni di euro, quando a marzo entrerà in funzione l’Agenzia regionale dei trasporti al posto di Umbria Mobilità. Il risparmio arriverà dal non pagamento dell’Iva sul tpl. A quel punto, bisognerà però trovare altri sette milioni di euro, che arriveranno appunto grazie ai tagli.

Come detto in apertura, i sindacati hanno drizzato le antenne. Oggi, in un incontro, potrebbe venire deciso uno sciopero a salvaguardia dei posti di lavoro (meno corse significa meno autisti). Poi ci sono i Comuni che chiedono di guardare oltre il trasporto su gomma, anche al ferro e all’aeroporto. In particolare, i Comuni che possono contare solo sui bus e che si troverebbero fortemente limitati se dovessero scarseggiare o addirittura scomparire.

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