Trasporti nelle Marche: Filt Cgil, convegno a Macerata

Ricostruzione post-terremoto, iniziando dai trasporti, per aiutare l’economia marchigiana debole. Questo il tema centrale dell’incontro ‘Muoversi nell’entroterra marchigiano: esperienze e idee per una nuova mobilità che rivitalizzi i territori in declino”, svoltosi a Macerata, alla presenza di Stefano Malorgio, segretario nazionale Cgil, Valeria Talevi, segretaria generale Filt Cgil, Walter Cerfeda, presidente Ires Marche.

Durante il convegno sono stati resi noti i dati di un’indagine del 2019 di Terre di Ricerca sullo spopolamento dei territori marchigiani colpiti dal sisma. Ma già nei tre anni prima del terremoto, era sparita un’area pari all’estensione del comune di San Genesio. Tra il 2016 e il 2019, è proseguito il calo della popolazione, -1,2%, come fosse sparita una cittadina della grandezza di Matelica. Tra i due trienni osservati, il fenomeno è dunque aumentato del 170%.

Un’inchiesta composta su più di 1.136 residenti ha poi rivelato che il 94% non tornerebbe nelle aree colpite dal sisma a causa della condizione economica visibilmente peggiorata. Filt Cgil parla di dati preoccupanti: “Il declino di una zona porta inevitabilmente al declino di tutta la regione”. Valeria Talevi, segretaria generale di Filt Cgil, spiega: “Proprio per questo, il servizio di trasporto pubblico e una rete di infrastrutture ripristinata sono interventi necessari per il ripopolamento e lo sviluppo non solo del territorio colpito, ma di tutte le Marche”.

Con infrastrutture di livello, si connette l’intero sistema produttivo delle zone interne a quello italiano e ai gateway verso i mercati internazionali, vale a dire porti, varchi alpini, corridoi e hub energetici. Fondamentale è anche promuovere servizi di utilità pubblica per favorire il ripopolamento, magari con tariffe agevolate o con sinergie tra i diversi tipi di trasporto. Sul tavolo poi c’è la questione dell’A14.

Ancora Talevi: “La situazione è fuori controllo: la società Autostrade ha chiesto altri sei mesi per ripristinare la normale viabilità del tratto Porto Sant’Elpidio. Occorre accelerare i tempi e ripensare un modello di sviluppo che si basi non solo sulla rete viaria poiché la paralisi in corso nella A14, la seconda dorsale nord-sud più importante del Paese, determina ricadute sul traffico locale della Statale Adriatica”.

Altro punto di cui si è dibattuto il trasporto pubblico locale su ferro e gomma. Per Filt Cgil è di prioritaria importanza realizzare la Civitanova – Albacina che, con l’elettrificazione della linea, renderà i collegamenti rapidi e meno inquinanti, migliorare la transitabilità della linea ferroviaria Roma-Ancona e realizzare il raddoppio della Orte – Falconara per il quale mancano 600 milioni. Quest’ultima opera ricaverebbe enorme vantaggio dalla realizzazione del tratto tra Fabriano, Albacina e Castelplanio: il raddoppio della tratta prevede un intervento di 21 chilometri, particolarmente utili per scopi sociali, turistici e ambientali.

Il convegno ha visto gli interventi anche dell’assessore regionale Angelo Sciapichetti, del direttore territoriale Rfi Nicola D’Alessandro, del presidente di Cotram Spa Stefano Belardinelli e del direttore regionale di Trenitalia spa Fausto Del Rosso.

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