Bendini (Uil Umbria): “Aeroporto, treni e strade: c’è molto da fare”

Quadrilatero e non solo, l’Umbria e le infrastrutture: a che punto siamo? Ne abbiamo parlato con Claudio Bendini, segretario regionale della Uil. “Per quel che riguarda la Quadrilatero, c’è ancora un tratto da completare e andrebbe assolutamente fatto. Fortunatamente il problema del fallimento delle ditte è stato superato con l’affidamento a Impregilo”. Sarà la nuova Giunta regionale a doversene occupare: “Ha il compito di mettere un po’ ordine tra tutte le grandi opere umbre”.

Ed ecco l’elenco delle priorità: “Inizierei con la strada che collega il Tirreno all’Adriatico. Parte da Grosseto, ma al momento l’opera è ferma. Va completata perché così Città di Castello sarà collegata alle piastre logistiche, che sono Foligno e Terni”. Prosegue Bendini: “Nessuno ne parla, ma io vorrei ricordare la Diga sul Chiascio: altra opera davvero importante. Non si sa quando sarà conclusa e quando si procederà con il riempimento”.

Resta sul tavolo anche il nodo stradale di Perugia: “Serve per smaltire il traffico del capoluogo umbro. Poi c’è la questione della E45, che almeno per il tratto umbro dovrebbe essere stata messa in sicurezza. Bisogna ripristinare la doppia corsia da Città di Castello – San Sepolcro e fino a Cesena”. Non si può non affrontare anche il delicato tema delle ferrovie: “Al momento abbiamo un unico treno veloce, mentre bisognerebbe creare un sistema, l’Alta Velocità va fatta in modo più strutturale. C’è necessità di avere più treni che partano da più città. Migliorando l’Av, avremmo anche maggiori collegamento per Roma e per l’Aeroporto di Assisi”.

La Ferrovia Centrale Umbra: “C’è il problema della velocità: bisognerebbe raddoppiarla, ma dicono che mancano i sistemi di sicurezza per poterlo fare. Intanto, Città di Castello è collegata a Perugia con tempi biblici, ci vogliono due ore. Altro che collegare Roma se proseguiamo con questi treni lumaca”.

Ultimo, ma non ultimo, proprio l’Aeroporto dell’Umbria: “Bisogna svilupparlo assolutamente, cosa che finora non è stata fatta, per attirare turisti”. Insomma, di lavoro ce n’è tanto sulle strade, sulle ferrovie e nel trasporto aereo. Bisogna rimboccarsi le maniche e darsi da fare. La Uil, così come gli altri sindacati della regione, vigilerà sui lavori.

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