“Il commercio al tempo del cambiamento. Governare le trasformazioni” è questo il tema della VI conferenza regionale sul commercio che si terrà il 3 ottobre all’Astoria Palace Hotel di Palermo a partire dalle ore 9,30. Organizzato dalla Regione Siciliana, tramite l’assessorato alle Attività produttive – a oltre dieci anni dall’edizione precedente – l’evento avrà l’obiettivo di mettere a confronto istituzioni, esperti e organizzazioni di categoria su come è cambiato il mondo del commercio e sulle sue possibili e ulteriori evoluzioni con particolare attenzione al ruolo del sostegno pubblico al settore del commercio.
Folto il parterre di esperti che avranno il compito di illustrare lo scenario di riferimento: il prorettore vicario dell’Università di Palermo Fabio Mazzola, i docenti Pietro Busetta e Maurizio Carta, e ancora Giovanni Arena presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio Sicilia, Francesco Ferreri e Michele Sorbera rispettivamente presidente di Coldiretti Sicilia e direttore di Confesercenti Sicilia, e ancora Salvatore Bivona, presidente Cidec Sicilia, il presidente nazionale di Federtrasporti Alberto Brandani e Vincenzo Romeo per Adiconsum. Il dipartimento regionale delle Attività produttive interverrà invece con il direttore generale Carmelo Frittitta e il dirigente Roberto Rizzo.
Prevista anche una tavola rotonda dedicata alla pianificazione del commercio nelle città metropolitane con i sindaci di Palermo Leoluca Orlando, di Catania Salvo Pogliese e di Messina Cateno De Luca. L’assessore alle Attività produttive Mimmo Turano avrà invece il compito di illustrare alle organizzazioni di categoria un’ipotesi di disegno di legge sul commercio.
«Il commercio – spiega l’esponente del governoMusumeci – è un settore in costante evoluzione. Il cambio degli stili di vita, le dinamiche urbane, l’espansione dell’online sono alcuni dei fattori che andremo ad analizzare insieme a esperti e soprattutto con il mondo del commercio. Il nostro obiettivo è riuscire a governare il cambiamento, mettendo a punto strumenti adeguati per aiutare chi lavora in questo settore ad affrontare non soltanto la sfida dell’innovazione, ma anche le situazioni critiche che questa può spesso generare».