‘The Economy of Francesco’: 2 mila iscritti sul sito, parteciperanno due premi Nobel

E’ in programma dal 26 al 28 marzo 2020, ma ‘The Economy of Francesco’ è già evento kolossal. Ha già ricevuto più di 500 richieste di partecipazione tra parte di studenti under 35 e imprenditori di 45 Paesi, tra i quali Giappone, Angola, Brasile, Stati Uniti, Arabia Saudita, Portogallo e anche Cuba. Ma non solo.

Proprio per soddisfare la sete di sapere la manifestazione è sbarcata anche sui social: Facebook, Twitter, Instagram, YouTube e Flickr. Racconteranno tutto sulla tre giorni a misura di giovani, voluta da Papa Francesco nella città di Assisi. In pochi mesi, il sito www.francescoeconomy.org ha raggiunto 2 mila iscritti, a dimostrazione di come la tecnologia oggi possa servire anche in manifestazioni dal sapore economico, ma dalla matrice cattolica.

In preparazione all’incontro internazionale che si terrà nella città di San Francesco, da qui a marzo dell’anno prossimo si svolgeranno incontri e workshop in Italia e nel mondo. Così come seminari di studio, conferenze e laboratori. Tutti eventi promossi dalle università, dalle aziende, dalle reti imprenditoriali, dalle organizzazioni, dai movimenti e dalle associazioni. L’obiettivo finale è far emergere il pensiero e l’agire economico dei giovani in preparazione del 2020. A inizio settembre, avremo ‘Percorsi Assisi’, successivamente toccherà a Spagna e a Camerun. E così via.

Sul sito ufficiale è possibile accreditare le proprie iniziative, ‘Towards the economy of Francesco’, compilando il form dedicato. “Stringere con i giovani, al di là delle differenze di credo e di nazionalità, un patto per cambiare l’attuale economia e dare un’anima a quella di domani perché sia più giusta, sostenibile e con un nuovo protagonismo di chi oggi è escluso”. Questo si legge sul sito della manifestazione. Hanno confermato la propria partecipazione al forum di marzo i premi Nobel Muhammad Yunus e Amarthya Sen. Ci saranno Bruno Frey, Tony Meloto, Carlo Petrini, Kate Raworth, Jeffrey Sachs, Vandana Shiva e Stefano Zamagni.

Sarà un’esperienza dove teoria e prassi si incroceranno per costruire nuove idee e collaborazioni. Partendo dalle proposte dei giovani, in un ‘luogo’ in cui i tempi rallentano per lasciare spazio alle riflessioni e al silenzio.

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