Reddito di Cittadinanza, Ires Cgil Umbria: “Non una grande partenza”

“Reddito di Cittadinanza? In Umbria non c’è stata una bella partenza”. Lo dice Mario Bravi, presidente dell’Ires Cgil Umbria, alla luce dei dati forniti da Inps e ministero del Lavoro e riferiti alle domande presentate fino al 5 aprile. Si tratta naturalmente di dati provvisori e bisogna tenere presente che, solitamente, a ogni domanda corrisponde un nucleo familiare.

“Come Ires, abbiamo analizzato il dato rapportato al numero di abitanti e abbiamo verificato le differenti risposte nei territori. Da questi primi dati, emerge una richiesta in Umbria inferiore – anche in maniera consistente – rispetto alla media nazionale”. Utilizzando dunque il dato del rapporto tra Reddito di Cittadinanza e popolazione, siamo a una media italiana di 1,33%. Le differenze regionali sono piuttosto ampie. Si va dal 2,90 della Calabria al 2,56 della Sicilia, poi la Sardegna con il 2,35, la Campania con il 2,31, la Puglia con l’1,75, la Basilicata con l’1,70, il Molise con l’1,60. Arriviamo poi in Abruzzo (1,45), Lazio (1,25) e finalmente Umbria (1,04), alla pari con il Piemonte. Seguono Liguria (1,02), Marche (0,95), Toscana (0,95), Val d’Aosta (0,89), Friuli Venezia Giulia (0,81), Lombardia (0,71), Veneto (0,55) e Trento Alto Adige (0,25).

Le stesse 9.200 domande presentate in Umbria hanno una diversa articolazione nel territorio. Risulta più alta la richiesta nella città, più bassa in alcuni territori. A Perugia siamo a 2.893 domande, pari a un indice dell’1,09, a Terni siamo a 2.041 (indice 1,20). A Foligno le domande presentate sono state 1.143 (1,15), a Spoleto 719 (1,21), a Città di Castello 631 (0,84), a Gubbio 591 (1,09), a Castiglione del Lago 428 (0,74), a Todi 428 (0,87), a Orvieto 352 (0,66).

“In Umbria siamo molto lontani dalla previsione elaborata dall’Ufficio parlamentare di bilancio, che prevedeva il 4,4 per cento della popolazione umbra beneficiaria di Reddito di Cittadinanza. Pur considerando parziale il dato elaborato finora e il fatto che spesso dietro a una domanda di Reddito di Cittadinanza ci sono più persone, bisogna sapere che non tutte le domande verranno accolte. Si stima una bocciatura pari a circa il 25%”. Conclude Bravi: “Tanto tuonò che alla fine non piovve? Certo è presto per dirlo, ma già oggi possiamo dire che per il Reddito di Cittadinanza non c’è stata una grande partenza. Almeno in Umbria”.

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