Perugia: dottorato honoris causa a Nakamura, inventore dell’illuminazione a Led

Dottorato Honoris Causa in Energia e Sviluppo Sostenibile a Shuji Nakamura, nel 2014 insignito del Premio Nobel per la Fisica, diventato famoso per aver rivoluzionato il mondo dell’illuminazione inventando quella a Led. A consegnarli il dottorato il Magnifico Rettore dell’Università di Perugia, Franco Moriconi. La cerimonia solenne, come da tradizione, si è svolta in latino nell’Aula Magna di Palazzo Murena, in occasione del XIX congresso nazionale del Ciriaf (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e sull’Ambiente) ‘Mauro Felli’. In apertura, il coro dell’Università perugina, diretto dal Maestro Salvatore Silivestro, ha intonato l’inno dello Studium Perusinum.

A introdurre il dottorando ci ha pensato Franco Cotana, promotore del riconoscimento e coordinatore del corso di Dottorato in Energia e Sviluppo Sostenibile dell’Università di Perugia. Che poi ha pronunciato la laudatio, dal titolo ‘Illuminazione a Led: l’invenzione che ha cambiato il mondo della luce’ per presentare ai presenti lo scienziato. “La massiccia diffusione delle lampade a Led è avvenuta in meno di un ventennio e ognuno di noi può oggi constatare i grandi benefici economici e ambientali che ha prodotto e che è destinata a produrre. Ma l’invenzione non ha riguardato solo il campo dell’illuminotecnica. Negli ultimi anni, la purificazione e la sterilizzazione delle acque per mezzo del Led ultravioletto è diventata realtà. Si è scoperto, inoltre, che il Led blu inventato da Nakamura può trovare applicazione nella conservazione di cibi come la carne, la frutta e la verdura e nella coltivazione in serra con illuminazione a Led, che si sta sempre più diffondendo”.

Ancora Cotana: “Le luci di tutte le autovetture e persino i semafori funzionano ormai tutti a Led. Più recentemente, le applicazione dei Led alla trasmissione dei dati wireless ha aperto nuove sorprendenti prospettive fino a pochi anni fa inimmaginabili”. Pi ha ricordato uno dei motti di Nakamura: “Programmare, progettare e organizzare al mattino e testare nel pomeriggio”. Un “messaggio ai giovani che nulla accade senza sacrificio e che con il lavoro duro e appassionato si possono raggiungere grandi risultati”.

Lo scienziato giapponese ha quindi tenuto la Lectio Magistralis dal titolo ‘Invenzione del Led blu ad alta efficienza e futuro dell’illuminazione allo stato solido’. Una lezione in cui ha ripercorso le tappe che lo hanno portato all’invenzione partendo da studi sul nitruro di gallio, arrivando dunque ai primi Led Blu e ai Diodi Laser (Ld). “I primi Diodi laser viola sono stati inventati nel 1995 e sono stati usati per i dvd blue-ray. Ora, questi Ld blu sono utilizzati per l’applicazione di proiettori laser e proiettori per auto, con il vantaggio della direzionalità e di un’elevata densità di potenza luminosa”. Ha precisato: Queste luci laser potrebbero essere utilizzate in futuro per l’illuminazione generale, riducendo ulteriormente il costo e migliorando l’efficienza. Mi piace nominare l’illuminazione laser come l’illuminazione a stato solido di terza generazione”.

A comporre la Commissione per il conferimento del dottorato c’erano il rettore Moricone, i professori Giuseppe Saccomandi (Direttore Dipartimento di Ingegneria), Caterina Petrillo (Professore di Fisica Sperimentale), Giacomo Muzi (Direttore Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro), Andrea Nicolini (Direttore Centro di Ricerca sulle Biomasse), Cristina Galassi (Direttore Centro di Ateneo per i Musei Scientifici), Ermanno Cardelli (Coordinatore Corso di Dottorato Ingegneria Industriale e dell’Informazione). La stessa Commissione ha proceduto alla valutazione dell’esposizione, inserendo in un’urna fave bianche in segno di approvazione o nere in caso contrario. Unanime è stato il consenso alla Lectio.

A questo punto, la consegna del dottorato: ossia il libro (simbolo del sapere), l’anello (a significare l’unione del laureato con la disciplina), il bacio accademico, il ‘tocco’, la toga dottorale e la pergamena. A concludere la cerimonia il coro ha cantato Gaudeamus Igitur, inno internazionale degli studenti.

Exit mobile version