Import – Export: Umbria meglio dell’Italia, brilla Terni

La Provincia di Terni, grazie all’acciaio, vola nel comparto dell’export. L’Istat ha reso noti i dati nazionali dell’interscambio commerciale 2018, con un livello di export italiano pari a 462,9 miliardi di euro (+3,1% sul 2017), ma anche con un aumento dell’import del 5,6%, il che porta la bilancia commerciale a scendere del 18,3%, passando da 47,6 a 32,9 miliardi euro.

Già l’Umbria ha avuto un andamento migliore, con l’export salito a 4,2 miliardi di euro (+8,7%) e l’import cresciuto del 5,9%, con un saldo attivo di interscambio regionale pari a 1,44 miliardi di euro (+14,6%). Il peso dell’export umbro su quello nazionale rimane però fermo allo 0,9%; il saldo attivo regionale, conseguentemente al peggioramento del dato complessivo italiano, ha avuto un rialzo che l’ha portato al 3,7% del surplus nazionale (ricordiamo che il Pil dell’Umbria è invece solo dell’1,4%). Dicevamo in apertura della provincia di Terni, la migliore.

Crescita del 10,9% dell’export e aumento del surplus del 17,4%. In provincia di Perugia, incrementi rispettivamente del 7,7% e del 14,1%, superiori anche questi alla media nazionale e a quella dell’Italia centrale.

Fabio Paparelli, vice presidente della Giunta regionale, commenta così i dati: Le performance dell’Umbria, in tema di export, sono un dato confortante rispetto alle misure che abbiamo messo a disposizione delle nostre imprese per l’internazionalizzazione. Dall’innovazione dei voucher prorogati fino a luglio alle azioni messe in campo con i cluster dell’aerodaxio e della nautica, dal bando reti agli avvisi per le singole aziende di prossima emanazione. Evidentemente, le aziende hanno gradito e i risultati positivi incideranno su produttività e occupazione”.

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