Ricerca e innovazione: circa 30 mln di contributi a valere per 137 aziende

Sono state 137 le aziende che hanno risposto al bando, attivato nell’ambito del Por Fesr Umbria 2014-2020, per progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale negli ambiti di specializzazione identificata dalla Strategia di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente (RIS 3) con una dotazione finanziaria di 8 milioni di euro, di cui 3 destinati all’area di crisi complessa Terni Narni. Le aziende aderenti ubicate in quest’area sono state 28 per un contributo richiesto di circa 6,6 milioni e una spesa totale attivata di 11,3 milioni. Le restanti 109 aziende hanno complessivamente chiesto contributi per 22,5 milioni con una spesa totale attivata di 37 milioni.

“Si tratta – ha affermato il vice presidente della Giunta regionale dell’Umbria con delega allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli – di una misura fortemente apprezzata dalle aziende e fondamentale per incidere sulla produttività del tessuto imprenditoriale della nostra Regione. I riscontri importanti e positivi da parte delle imprese umbre ci confortano anche perché le imprese possono così contare su uno strumento capace di spingere il sistema produttivo in direzione di un più alto livello di innovazione”.

Il contributo, a fondo perduto, del bando dipende dalla dimensione dell’impresa: 60% per la ricerca industriale e del 35% per lo sviluppo sperimentale nel caso di micro, piccole e medie imprese. Nel caso di micro e piccole imprese vi è una maggiorazione del 10% se vi è una collaborazione con uno o più organismi di ricerca e diffusione della conoscenza, a condizione che questi coprano almeno il 10% dei costi ammissibili con il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca. Il contributo è del 50% per la ricerca industriale e del 25% per lo sviluppo sperimentale nel caso di grandi imprese. La spesa deve comunque essere compresa tra 130mila e 1,5 milioni di euro.

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