‘1924 Prosecco: a Dusseldorf, Carpenè Malvolti porta la storia

A Dusseldorf, dal 17 al 19 marzo, la Carpenè Malvolti presenterà il ‘1924 Prosecco’, una novità. L’evento avverrà durante il Salone internazionale dei vini e dei distillati ‘Prowein’. La storica cantina, nel 95esimo anno della prima iscrizione in etichetta della dicitura Prosecco, porterà bottiglie celebrative alla fiera internazionale più importante del settore.

Il ‘1924 Prosecco’ è ispirato al vino spumante che ha contraddistinto la storia e il futuro dell’enologia italiana e che è l’evoluzione naturale di quello che, proprio nel 1924, nacque come ‘Prosecco amabile dei Colli di Conegliano’. Una selezione “unica e prima”, ottenuta per il 90% da uve Glera e per il 10% da altri vitigni altrettanto storici della Marca trevigiana, coltivati in vigneti che si trovano sulle colline della Docg, a un’altitudine di 150 metri sul livello del mare.

Il ‘1924 Prosecco’, nome appunto evocativo di quella prima volta, mantiene le medesime caratteristiche viticole ed enologiche. Incarna l’operato delle cinque generazioni della famiglia Carpenè, che ha alle spalle una storia assolutamente legata al vino spumante più bevuto al mondo e al suo territorio d’origine fin dal 1868. E’ l’ultima declinazione del Prosecco Superiore Docg, firmato dalla Casa Spumantistica di Conegliano che, nel 2018, ha festeggiato i 150 anni dalla fondazione dell’impresa nonché dalla nascita del Prosecco che, quest’anno, celebrerà il 95esimo anniversario della prima etichetta con questo nome.

Nel lontano 1924 fu Etile – secondo generazionale della famiglia Carpenè – a dare per primo il nome dei vitigno di riferimento a una bottiglia di vino spumante. Una svolta, visto che venne data un’identità ben precisa e una specifica collocazione geografica. Del resto, lo spirito pionieristico è ancora intatto ed è quello che fa la differenza anche oggi. Lo ‘champagne italiano’ oggi non ha più bisogno di chiamarsi così, avendo superato anche nei consumi quello francese. E’ appunto il Prosecco, dal 1924. Solo 45 anni dopo sarebbe avvenuto il primo riconoscimento ufficiale della denominazione Doc (1969) e 85 anni dopo quella Docg (2009).

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