Università: Perugia presenta il primo bilancio sociale

Nella Sala del Dottorato di Palazzo Murena, sede del Rettorato, è stato presentato il primo bilancio sociale dell’Università di Perugia.

“Lo sforzo costante di questi ultimi anni sta dando frutti al di là delle nostre aspettative: ho sempre detto che solo con la collaborazione di tutti si può andare lontani e ho sempre inteso con queste parole includere la società e il territorio – ha sottolineato il rettore Franco Moriconi –. Da oggi abbiamo due strumenti in più: il bilancio sociale, un doveroso atto di trasparenza prodotto con grande impegno collettivo e che ritengo ci ponga all’avanguardia tra gli atenei pubblici in tema di rendicontazione sociale, e il master in Etica, economia e management, che introduce in modo concreto l’etica nel mondo dell’economia. E di quanto ne abbiamo bisogno credo sia ormai chiaro per tutti”.

“Il bilancio sociale è per sua stessa natura un work in progress e quello presentato oggi è il primo di una serie che dovrà seguire con adeguata periodicità – ha spiegato Alessandro Montrone, pro rettore e coordinatore del bilancio sociale di ateneo -. Ci aspettiamo osservazioni e suggerimenti da parte dei nostri stakeholders, dei quali cercheremo di fare buon uso. Dobbiamo sempre lasciare spazio all’analisi critica, motore del miglioramento”.

Il bilancio sociale dell’Università di Perugia è articolato in sei parti: identità dell’Ateneo, mission, relazioni con gli stakeholder, analisi economica, finanziaria e sociale, bilancio di genere, report di sostenibilità. Intende dare conto, in modo trasparente e comprensibile, della propria organizzazione e del grado di conseguimento degli obiettivi istituzionali, ossia la ricerca scientifica, il trasferimento dei risultati, la formazione superiore, l’internazionalizzazione ma anche di fattori che contribuiscono in modo determinante al benessere dell’organizzazione, della società e del territorio, quali il contrasto alle discriminazioni, la promozione delle pari opportunità e del benessere organizzativo (l’Università di Perugia è recentemente risultata tra le 400 aziende italiane in cui si lavora meglio), il bilancio di genere e le iniziative per la sostenibilità.

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