“Affrontare la progettazione per contrastare disastri imprevisti come i terremoti”

Il workshop di progettazione durerà anche domani, venerdì 25 maggio: è stato il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, ad organizzare l’incontro su “Design for rescue and disaster”, coordinato dalla professoressa Noemi Bitterman, docente al Technion – Israel Institute of Technology di Haifa (Israele). Vi partecipano 25 studenti selezionati iscritti ai corsi di laurea triennale in Design e magistrale in Ingegneria edile-Architettura. Un workshop che dà l’idea della internalizzazione dell’Ateneo perugino.

La crescita dei disastri naturali e antropici e di altre situazioni di emergenza, sta provocando in tutto il mondo la diffusione di vittime, feriti e senzatetto.
L’obiettivo del laboratorio è quello di aumentare tra gli studenti la conoscenza e la consapevolezza in merito a tali eventi, indagando le esigenze speciali che caratterizzano le diverse popolazioni, interpretando il rischio legato a condizioni ambientali estreme, progettando soluzioni per affrontare tali circostanze, al fine di migliorare il benessere delle persone coinvolte e la capacità delle squadre di supporto. Ovvero, principalmente, per progettare una struttura che sia preparata ad affrontare futuri disastri imprevisti.
“È nostro dovere progettare per i bisogni della società, dai paesi sviluppati fino alle esigenze speciali delle persone anziane, povere, disabili e malate” affermava Victor Papanek (1927-99), educatore e filosofo del design, nel suo fondamentale testo Design For The Real World.

Domani, venerdì 25 maggio 2018, dalle ore 9 alle ore 13, ci sarà laboratorio di progettazione e modellazione.
Nel pomeriggio, alle ore 15, i saluti del Magnifico Rettore Franco Moriconi, di Annibale Luigi Materazzi, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, dei professori Paolo Belardi e Massimiliano Gioffrè, di Franco Giacometti (Sole director Tecla srl); le presentazioni dei lavori da parte degli studenti partecipanti al workshop, le conclusioni della professoressa Noemi Bitterman.

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