Lavoro a Perugia: i bisogni del trimestre maggio – luglio 2018

Quali sono i bisogni occupazionali nella provincia di Perugia per il trimestre maggio – luglio 2018? La Camera di Commercio di Perugia ha presentato i dati, elaborati dal sistema Excelsior. Le imprese perugine prevedono di attivare 11.310 contratti di lavoro tra maggio e luglio di quest’anno. Solo nel mese di maggio, sono previste 3.460 entrate al lavoro, in diminuzione rispetto al mese di aprile del 10,5 per cento, 410 posti in meno come valore assoluto.

Si legge ancora che il 27 per cento dei contratti attivati a maggio sarà stabile, quindi o a tempo indeterminato o di apprendistato, in crescita di due punti rispetto ad aprile; il 73 per cento del totale saranno contratti a tempo determinato o, comunque, di durata predefinita.

Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia, così commenta questi dati: “Di tutte le entrate sul lavoro del prossimo trimestre, il 76 per cento si concentrerà nelle pmi con meno di 50 dipendenti; le imprese che creano più lavoro, il 67 per cento dei posti offerti, sono quelle che operano nel segmento dei Servizi”.

Sottolinea ancora Mencaroni: “Persiste la difficoltà delle imprese nel reperire i profili professionali adeguati, segno evidente di un irrisolto scollamento tra mondo della formazione e mondo della produzione. Su questo fronte, noi della Camera di Commercio siamo impegnati, in collaborazione con le altre istituzioni del Paese, nella ricerca di soluzioni che possano favorire l’incontro tra domanda e offerta lavorativa, rendendo disponibili informazioni tempestive che possano essere di supporto alle politiche attiche del lavoro”.

Dei 3.460 contratti previsti a maggio, il 38,5 per cento andrà ai giovani con meno di 30 anni, il 13 per cento a profili high skill (dirigenti, specialisti e tecnici), l’8 per cento a laureati. Il 25,4 per cento delle imprese della provincia di Perugia che intendono assumere non riescono a reperire i profili richiesti: si tratta di un dato alto. I lavoratori più difficili da trovare sono i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione (oltre il 56 per cento delle imprese ha problemi di ricerca), i conduttori di macchinari mobili (difficoltà per il 47 per cento delle aziende) e gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (è in difficoltà il 44 per cento delle imprese).

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