Più turismo, più lavoro, al via la terza annualità

più turismo più lavoro

più turismo più lavoro

Via alle domande per Più Turismo, più Lavoro: venerdì 4 maggio, a partire dalle 10.00 si apre il termine per la presentazione delle richieste di contributo da parte delle imprese interessate, che avverrà esclusivamente online (attraverso il Sistema Informativo Lavoro). La procedura è “a sportello” e le istanze verranno istruite secondo l’ordine cronologico di invio telematico delle stesse, fino all’esaurimento delle risorse, che ammontano anche quest’anno a 2,5 milioni di euro.

“Con questa terza annualità di Più Turismo, più Lavoro – spiega l’assessora Mura – onoriamo l’impegno di una pianificazione triennale degli stanziamenti, fatta nel 2016, al varo della prima edizione, al comparto alberghiero sardo, ma soprattutto intendiamo replicare e consolidare i buoni risultati delle edizioni precedenti. La misura – spiega la titolare del Lavoro – vuole contribuire all’allungamento della stagione turistica, obiettivo strategico della Regione, attraverso la creazione di occupazione di buona qualità. Un’esigenza particolarmente sentita, proprio nel settore turistico, che essendo legato alla stagionalità vede meno agevole la creazione rapporti di lavoro duraturi e stabili”, conclude l’assessora.

Più Turismo, più Lavoro prevede incentivi per le imprese ricettive che procedono all’estensione della durata dei contratti di lavoro. L’incentivo consiste in un contributo di 600 euro al mese per ogni contratto a tempo determinato full time nei “mesi spalla” di marzo, aprile, maggio, ottobre, novembre e dicembre. Per ogni contratto a tempo indeterminato full time, di nuova stipula o frutto della trasformazione di un contratto a tempo determinato, è previsto un bonus una tantum di 7.000 euro. Il contributo una tantum sarà pari a 14.000 euro nel caso di assunzione di lavoratori molto svantaggiati o di disabili. In caso di contratto part time verticale a tempo indeterminato, gli importi saranno rimodulati in relazione alla percentuale di lavoro prestato che non potrà essere inferiore al 60%. L’aiuto concesso dalla Regione non potrà superare i 40.000 euro per ogni singola impresa.

Exit mobile version