Regione Umbria: più autonomia per incrementare l’eccellenza del sistema formativo

scuola

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Uno dei fiori all’occhiello dell’Umbria è il suo sistema formativo, a partire dalla nascita sino all’Università. La regione può infatti vantare la miglior percentuale di accoglienza dei bambini nei servizi educativi dedicati all’infanzia (0-3 anni) e il miglior Istituto tecnico superiore (Its). L’Università di Perugia, inoltre, si piazza al primo posto tra i grandi atenei (20mila – 40mila iscritti) nella classifica realizzata dal Censis grazie ai processi di internazionalizzazione che da sempre la caratterizzano.

Attraverso una maggiore autonomia nel settore del sapere, sottolinea l’assessorato regionale alle Riforme, questo potrebbe essere messo a leva “per lo sviluppo della regione e per offrire opportunità di crescita sociale, economica e spirituale dei giovani. Il modello da prendere come riferimento è quello dell’ITS, uno straordinario esempio di come la sinergia tra pubblico e privato consenta il miglioramento effettivo del sistema formativo a servizio dello sviluppo”.

I punti individuati dalla Regione per una maggiore autonomia in tale ambito sono: gli strumenti, anche normativi, atti a realizzare un sistema unitario di Istruzione tecnica e professionale e di Istruzione e Formazione professionale (IeFP) oggi troppo frammentato; l’attribuzione alla Regione delle risorse necessarie a garantire il diritto dei giovani di scegliere se assolvere il diritto-dovere all’istruzione e formazione nel ‘sistema di istruzione’ (di competenza statale) o nel ‘sistema di istruzione e formazione professionale’; la competenza legislativa, pur nel rispetto dell’autonomia degli atenei, per le connessioni tra università e sistema produttivo regionale così da realizzare percorsi di formazione terziaria di tipo universitario che rispondano alle competenze richieste dal mondo del lavoro e accrescano l’occupabilità dei giovani; la sicurezza dei luoghi dove si svolge la formazione sia dal punto di vista strutturale che tecnologico.

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