Martedì 30 gennaio, a Bastia Umbra, si sono riuniti il Consiglio direttivo e il Comitato tecnico di Assofarm Umbria per un incontro che è stata un’occasione di confronto per le farmacie comunali della Regione Umbria. A ospitare l’evento, l’auditorium Minerva della S&R Farmaceutici, che si conferma spazio multifunzionale per ospitare eventi, convegni e meeting aziendali, dedicati alla formazione in ambito medico scientifico, ma anche alla interlocuzione con i soggetti che fanno parte del sistema sanitario.
Presenti, a Bastia Umbra, rappresentanti delle farmacie comunali di Perugia, Terni, Bastia Umbra, Foligno, Spoleto, Gualdo Tadino, Città di Castello e di Cannara. C’erano poi le deleghe di Umbertide e Todi. E Luca Pieri e Roberto Rava, vicepresidente Assofarm nazionale, Virgilio Puletti, coordinatore politico di Assofarm Umbria e presidente Afas Perugia, Raimondo Cerquiglini, direttore generale Afas Perugia, Antonio Tabascio, del coordinamento tecnico di Assofarma Umbria. A ricevere gli ospiti, il presidente della S&R Farmaceutici, Romolo Rossi, insieme al direttore generale, Lucio Leonardi.
Quest’ultimo ha introdotto la giornata: “Oggi S&R Farmaceutici dialoga con le farmacie comunali, poi incontreremo quelle private, i medici specialisti, le associazioni di categoria, le cooperative e i lavoratori”.
All’ordine del giorno: il progetto Pharmasyn – per le farmacie dei servizi dell’Umbria, l’opportunità di formalizzare un Contratto di rete tra farmacie iscritte ad Assofarm. Tabascio: “Pharmasyn nasce soprattutto per dare identità comune alle farmacie pubbliche dell’Umbria. Siamo una realtà di 50 farmacie, su un totale di 250 nella regione, e quello che è mancato finora è un progetto comune. L’idea è sviluppare una piattaforma informatica, aggiornabile, con una mappa dei servizi offerti dai diversi esercizi, gli eventi in programma, un blog per comunicare con il cittadino”.
Le farmacie potranno poi usufruire di ‘farmascambio’, per smaltire farmaci e prodotti, rendendolo disponibili agli altri partner in cambio di prodotti dal prezzo uguale, riducendo gli sprechi. Puletti: “Le farmacie comunali hanno nel loro dna l’anima sociale, rafforzabile dal confronto culturale a livello regionale e nazionale, con associati e aziende private. La farmacia dei servizi può aiutare a decongestionare determinati presidi e offrire assistenza ai cittadini nei quartieri in cui vivono”. Servizi che vanno dai test per glicemia, colesterolo e trigliceridi a test per la misurazione, in tempo reale, di emoglobina, emoglobina glicata, creatinina, transaminasi, ematocrito, misurazione in modo non invasivo della pressione arteriosa.
Cerquiglini: “Il contratto di rete è uno strumento che consente alle farmacie comunali di collaborare alla realizzazione di progetti e obiettivi comuni, pur restando autonome. Con tale contratto, si vuole imprimere un’accelerazione per l’attuazione, sul modello delle farmacie del Nord Europa, dei contenuti del progetto della Farmacia dei servizi: al centro della nuova farmacia pubblica c’è il cittadino, legittimo portatore di aspettative sanitarie e salutistiche, verso il quale la farmacia sviluppa un rapporto di ascolto e di assistenza socio-sanitaria e non esclusivamente di mera attività commerciale”.