Comitato Sisma Centro Italia: per il bando 6,7 milioni di euro

E’ pari a 6,7 milioni di euro la somma donata da lavoratori e imprese per il bando di finanziamento promosso dal ‘Comitato Sisma Centro Italia’, costituito da Cgil, Cisl e Uil nazionali insieme a Confindustria. Il bando, che è rivolto ai lavoratori e imprese dei territori colpiti dal sisma del 2016, scade il 19 febbraio.

La presentazione dell’iniziativa del ‘Comitato Sisma Centro Italia’ è stata presentata oggi, 25 gennaio, a Norcia. Erano presenti Filippo Ciavaglia (Cgil), Tino Tosti (Cisl), Alessandro Emili (Uil ) e Alessandro Castagnino (Confindustria), Davide Martina (direttore del Comitato Sisma Centro Italia), le istituzioni locali e le associazioni del territorio.

Come spiegato dai sindacati e da Confindustria, “l’avviso di finanziamento vuole essere una risposta immediata e pragmatica per trasformare in aiuto concreto i fondi che sono stati donati dai lavoratori e dalle imprese, cercando di realizzare nelle quattro regioni colpite dal sisma progetti precisi e puntuali come quelli che nel recente passato in tempi, modi e risorse ben definite hanno migliorato la qualità della vita dei cittadini, ridinamizzato realtà produttive per rilanciare il mondo dell’impresa, dell’occupazione, della rappresentanza sindacale, dell’associazionismo, dando risposte puntuali che con trasparenza abbiamo spiegato e rendicontato ai lavoratori, alle imprese e all’opinione pubblica, facendo anche raccontare dagli stessi beneficiari quale sia stato l’impegno e il valore aggiunto dei talenti portati dai progetti e l’impatto che hanno avuto sul territorio”.

L’avviso di finanziamento consiste in due lotti denominati Qip e Imp. Il primo (Qip – Quick Impact Project), come viene spiegato sul sito del Comitato, “è destinato a interventi immediati per la realizzazione di servizi destinati al miglioramento della qualità della vita delle persone residenti nei Comuni del cratere, con progetti promossi da enti territoriali e associazioni che possano concretamente intervenire a favore soprattutto dei soggetti svantaggiati”. Il secondo (Imp – Imprese) è invece destinato “a progetti per il rilancio dell’impresa e dell’occupazione, puntando sull’acquisizione di beni e servizi che possano garantire un aumento delle attività e della sostenibilità delle imprese e del territorio, puntando su settori innovativi e attrattivi che scommettono sulla creazione di conoscenza, di nuove opportunità di mercato, di specializzazione professionale dei lavoratori, dell’inserimento lavorativo dei giovani, della valorizzazione delle tipicità settoriali legate al mondo della manifattura, dei servizi, della filiera dell’agro-alimentare, del turismo, dell’indotto creato dal tessuto delle imprese e delle Pmi che è l’unico che potrà garantire un futuro per la rinascita del territorio”.

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