Maran: mobilitazione sospesa, il 30 gennaio nuovo incontro

Mobilitazione fino al 15 febbraio alla Maran di Spoleto, anzi no. Lo stato di agitazione annunciato in mattinata per il periodo dal 29 gennaio al metà febbraio è stato annullato dopo la convocazione di un nuovo incontro di Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uilcom-Uil con i vertici dell’azienda, previsto il 30 gennaio.

L’azienda ieri si era rivolta al tribunale di Spoleto per chiedere l’attivazione del concordato preventivo in continuità, prospettiva che era stata definita inaccettabile dal personale che in questo modo perderebbe il bonus Renzi. Proprio per questo i sindacati hanno espresso l’intenzione di chiedere che dal concordato venga escluso l’accordo stipulato il 16 gennaio così da permettere agli oltre 300 dipendenti (tutti con contratto a tempo indeterminato) di recuperare la metà ancora non percepita degli stipendi di ottobre e novembre e tutto dicembre.

I sindacati vogliono inoltre avere maggiori informazioni sull’identità dei due investitori che si sarebbero fatti avanti per rilevare la società di recupero crediti. Anche per spingere il neo amministratore delegato Marzapane a far luce sulla situazione era stato proclamata la mobilitazione, ora sospesa sino allo svolgimento dell’incontro.

La mobilitazione resta comunque un’opzione ancora aperta, che verrà riattivata qualora non “saranno rese note delle solide garanzie occupazionali future e retributive per i lavoratori, perché i lavoratori e le loro famiglie sono profondamente preoccupati per la mancanza di una chiara prospettiva”.

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