Violenza di genere: firmato protocollo per contrastare il fenomeno

Un protocollo per dire ‘no’ alla violenza contro le donne. E’ quello firmato lunedì 22 gennaio dalla Regione Umbria e da prefetture, questure, tribunali, forze dell’ordine, aziende sanitarie, Comuni e associazioni per realizzare una rete regionale per il contrasto alla violenza di genere, la quale ottimizzi le risorse e metta in contatto soggetti che oggi fanno fatica a dialogare. Un’azione tanto più necessaria in una regione in cui la violenza contro le donne è un fenomeno rilevante, esteso e in aumento.

A capo della rete regionale contro la violenza di genere da una parte la Regione e dall’altra le forze dell’ordine. Si tratta di una lotta in cui, come sottolineato dal prefetto di Terni Paolo De Biagi, “è necessario agire sul fronte della prevenzione e della repressione”.

Nel protocollo, che ha durata triennale, è evidenziata l’importanza di un’adeguata sensibilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nell’azione di contrasto alla violenza, affinché la donna vittima di maltrattamento o violenza possa ricevere sin dal primo contatto una risposta coordinata e integrata, adeguata e tempestiva sui servizi di protezione/bisogno e sulle misure legali disponibili, con la certezza della massima riservatezza sulle informazioni personali e sensibili.

Per realizzare tutto ciò i soggetti interessati dovranno supportare la Regione nella definizione del funzionamento del Sistema dei servizi di prevenzione e contrasto, da realizzare anche attraverso la predisposizione di specifiche linee guida e l’adozione di prassi condivise. Sono previsti anche interventi formativi specifici basati su un’ottica di genere ed una metodologia condivisa, integrata e multidisciplinare, assicurando la più ampia partecipazione possibile di propri referenti e operatori agli interventi stessi. I soggetti inoltre dovranno mettere a disposizione dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere i dati statistici in loro possesso così da avere un monitoraggio più completo sul fenomeno e poter studiare in modo più esaustivo da una parte le cause e gli effetti, dall’altra l’efficacia delle misure adottate.

Tra gli obiettivi del protocollo anche la realizzazione di un programma di educazione e prevenzione rivolto agli studenti che sia basato sulla valorizzazione delle differenze di genere e sul contrasto degli stereotipi e dei pregiudizi.

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