Maran di Spoleto: tagli e partner per la salvezza

La Maran di Spoleto ha bisogno di un partner per salvarsi. Il piano di riorganizzazione è stato presentato martedì 9 gennaio da Teresa Maran, presidente dell’azienda di recupero credito, che ha 300 dipendenti a Spoleto.

Il piano è arrivato sul tavolo del vice sindaco Maria Elena Bececco e dell’assessore Corrado Castrovillari, così come su quello dei sindacati che hanno già replicato: “Rigettiamo qualsiasi proposta che preveda tagli al lavoro e riduzioni del salario”. E in effetti prevede proprio lacrime e sangue Maran, che ha elaborato il documento con l’aiuto del consulente esterno Andrea Marzapane.

L’azienda è in crisi, cinque manifestazioni d’interesse sarebbero arrivate al quartier generale di Santo Chiodo. Ma anche con un partner credibile, dice Teresa Maran, non si può prescindere dai tagli. Si potrebbe tornare ai contratti di collaborazione continuativa, insomma, dopo che D’Atanasio aveva messo in regola i dipendenti del call center. Non solo: qualcuno potrebbe essere mandato via. Un piano che ai sindacati proprio non è andato giù. Non sono escluse prossimamente azioni di lotta. Il 16 gennaio è previsto un nuovo incontro in cui si potrebbe fare maggiore chiarezza anche sui nomi dei possibili partner di Maran.

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