Beni culturali in Umbria: governo, niente soldi per il Teatro Verdi di Terni

Il Teatro Verdi di Terni è fuori dai beni culturali che il Governo finanzierà con 150 milioni di euro, con il fine di recuperarli. Circa 8 mila le segnalazioni pervenute da tutta Italia, 140 mila mail inviate a un indirizzo specifico. A questo hanno fatto capo le verifiche di una Commissione che ha stabilito di inserire soltanto 273 opere tra quelle finanziabili.

Tra queste non c’è il Teatro Verdi di Terni, per cui sono state raccolte 2 mila firme in calce a una petizione. Delusione da parte di Michele Rossi, di Terni Città Futura, che aveva scritto a Bellezza@governo.it: “Amarezza nel constatare l’assenza di Terni e nel leggere nell’elenco dei beni culturali umbri alcuni sicuramente meritevoli di aiuto, ma oggettivamente meno significativi del nostro Teatro cittadino. L’ennesimo smacco per la città e forse anche per la sua classe politica. Sappiamo che il Teatro Verdi per la sua riapertura necessita di ben altre somme economiche, ma certamente un aiuto governativo avrebbe rappresentato un segnale di attenzione, oltre che un incentivo a fare in fretta e a fare bene”.

Diverso il destino di altri beni culturali umbri, a cui sono stati invece assegnati migliaia di euro per il recupero. Tra gli altri, l’affresco della Beata Vergine Maria sotto l’invocazione della Santissima Concezione, a Massa Martana, premiato con 21 mila euro. TraMe 3D Finestre digitali 3D tra Museo e Territorio per raccontare le eredità culturali del Lago Trasimeno, a Castiglione del Lago, 152 mila euro. Ben 156 mila euro assegnati alla Chiesa Santa Maria dei Laici detta dei Bianchi, di Gubbio. E 195 mila euro al Museo dell’Infiorata di Spello.

Ancora: 200 mila euro per il Castrum di San Nicolò di Celle, a Deruta; 250 mila per il Castello e le Fonti di Sant’Anatolia di Narco; 290 mila euro per il Tempio della Consolazione di Todi; 380 mila per il Santuario della Madonna della Stella di Cascia; 600 mila euro per l’ex convento di San Francesco, a Montone; 794 mila euro per il complesso conventuale Santa Maria delle Grazie, Sangemini.

Oltre il milione, 1 milione e 600 mila euro per il Teatro di Palazzo, a Narni, il bene maggiormente finanziato in Umbria e tra i più considerati in tutta Italia (il limite massimo era di 2 milioni di euro).

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