Terremoto in Umbria: Protezione civile, assistenza proseguirà per tutti

Teams of rescue and construction workers, aided by volunteer supporters, construct a temporary encampment to help the displaced residents of Amatrice, Italy Aug. 27, 2016, recover from a 6.2 magnitude earthquake that shook the town just four days earlier. The earthquake reduced numerous buildings to piles of rubble, many of which were built in the 16th century, and left approximately 2,500 residents homeless. (U.S. Army photo by Staff Sgt. Joshua Tverberg - 160827-A-ED313-003)

Con una nota, la Protezione civile regionale dell’Umbria ha rassicurato tutti i cittadini che hanno trovato una sistemazione in albergo dopo il terremoto: “Per nessuno sarà disposto l’abbandono della sistemazione alberghiera in assenza della concessione di una casetta o meglio di una soluzione abitativa di emergenza, o dell’utilizzo del contributo per l’autonoma sistemazione. E comunque, a tutti è e continuerà a essere garantito il diritto all’assistenza”.

Continua la nota: “Nessuna beffa nei confronti dei cittadini terremotati. Anzi, ciò che appare evidente è che da parte di alcuni organi di informazione si utilizzino le dolorose vicende dei cittadini terremotati per un’azione di informazione improntata a mero sensazionalismo, senza alcun rispetto della verità dei fatti. Per garantire la continuità nelle forme di assistenza, dunque, non usciranno dagli alberghi i cittadini che hanno diritto alla SAE fino alla consegna delle stesse”.

E poi, “per gli altri, la permanenza in albergo è possibile fino al 31 gennaio 2018, come stabilito dal Comitato istituzionale dell’11 dicembre 2017. Nel caso in cui, però, i lavori di riparazione dell’edificio danneggiato con danno lieve risultino iniziati entro il 31 dicembre 2017, è prevista un’ulteriore proroga e quindi la permanenza in hotel fino al 31 marzo 2018”.

I soggetti che dovranno, a quella data, lasciare l’albergo non saranno abbandonati, “ma potranno beneficiare del Contributo Autonoma Sistemazione fino all’inagibilità della propria casa, come peraltro accade già da più di un anno per gli oltre 5.500 cittadini che usufruiscono di questa modalità di assistenza”.

Tra chi dovrà lasciare l’hotel entro il 31 gennaio 2018, 109 (50 famiglie) sono al momento negli alberghi di Cascia e Norcia e potranno scegliere il CAS o, in alternativa, di utilizzare i container collettivi.

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