I cittadini al rilevamento dell’inquinamento atmosferico

Quattro centraline di rilevamento: ecco le funzioni di altrettanti smartphone adattati alla bisogna, impiegati da altrettanti cittadini che vivono e lavorano nel territorio di Narni. È l’evoluzione di un programma messo a punto da Arpa Umbria con il sostegno dell’Ordine dei medici di Terni e che è stato finanziato da Fondazione Carit. Il programma si chiamerà “Airselfie”: un’app su cellulare rileverà i dati degli inquinamenti, a cominciare dalle polveri sottili per poi inviare il tutto alla centrale di controllo.
“Si tratta di un’applicazione scaricabile sul cellulare che fornisce in tempo reale i dati sui valori degli inquinanti nell’aria”, spiegano il vice sindaco, Marco Mercuri, e l’assessore all’ambiente, Alfonso Morelli, che stanno lanciando il progetto anche a Narni. L’applicazione fornisce informazioni anche sulle concentrazioni di pm 2.5 nel luogo in cui ci si trova e permette di creare elaborazioni sulla propria esposizione media nei giorni precedenti, nonché previsioni di concentrazione attesa per i giorni a venire.
L’utilizzo della app, spiegano Mercuri e Morelli, permetterà ai cittadini di vedere le variazioni di esposizione dovute ai loro spostamenti in ambito urbano. “A livello di popolazione – sottolineano i due amministratori – l’utilizzo di questo strumento potrà essere utile a medici, epidemiologi e istituzioni sanitarie per valutare il rischio-salute correlato all’esposizione all’inquinamento atmosferico”. Il servizio di valutazione utilizza i dati delle centraline della rete di monitoraggio, nelle quali sono stati installati anche dei contatori ottici di particelle che forniscono il dato di pm 2.5 su base oraria, integrandoli con i dati provenienti dai sensori portatili e dalla modellistica di qualità dell’aria censita da Arpa.
Misuratori portatili – Il progetto prevede anche l’uso di una nuova tipologia di misuratori smart portatili, caratterizzati da semplicità d’uso, compattezza, leggerezza, indossabilità e costo accessibile. “In un’ottica di citizen science – spiegano ancora gli amministratori – il progetto, che coinvolge la popolazione, fornisce al sistema dati aggiuntivi sul pm 2.5 ed interessa tutta l’area urbana con una risoluzione temporale al secondo in grado di dare più informazioni rispetto alle centraline. In questo senso – aggiungono – il coinvolgimento dei cittadini residenti a Narni Scalo è molto importante perché aggiunge una porzione di territorio della Conca all’indagine che verrà poi estesa ad altre aree”.
Il progetto è pronto a partire. “Nei giorni scorsi – dicono in Comune – abbiamo ritirato i dispositivi che consegneremo a dei volontari e che ci serviranno per approfondire le tematiche ambientali ma anche di avere elementi utili per la gestione del territorio e per definire priorità di intervento pubblico come per esempio per le infrastrutture viarie”.

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