I dati congiunturali diffusi da Bankitalia rilevano che nei primi tre mesi del 2017 l’economia sarda è cresciuta, ma ancora troppo lentamente.
Secondo i dati, le imprese attive nell’Isola nei primi sei mesi dell’anno sono state 143.110, ovvero lo 0,5% in più rispetto all’anno 2016.
Chi ha raggiunto un risultato positivo in ambito industriale sono state quelle aziende, più attive nel mercato estero, del settore chimico e petrolchimico. Non ha invece raggiunto risultati proficui l’interno comparto dell’edilizia, probabile conseguenza del “congelamento” delle opere pubbliche.
Grazie all’aumento dei visitatori provenienti dall’estero, turismo e trasporti mostrano un andamento positivo a cui si aggiunge la crescita del commercio che ha beneficiato della ripartenza dei consumi delle famiglie.
Tuttavia questi piccoli progressi registrati dall’economia sarda non hanno ancora dato risultati positivi sul fronte dell’occupazione, che è calata del 0,9% rispetto all’anno precedente. Cresce il numero dei lavoratori a contratto autonomo e diminuiscono quelli a contratto indeterminato con una conseguente precarizzazione del lavoro.
Moderato ottimismo trapela da Banca d’Italia che ipotizza un miglioramento del mercato del lavoro nei prossimi trimestri.
Sul fronte del credito, è stato evidenziato come siano in moderato aumento i finanziamenti alle famiglie sarde per l’acquisto di una casa o di beni durevoli, mentre i prestiti alle aziende rimangono fermi al palo.