Antiquariato contemporaneo a Firenze

Antiquariato a Firenze

Biennale dell'antiquariato internazionale a Firenze

Un settembre “ad arte” o meglio a capolavori è quello che si appresta a vivere Firenze. Una congiuntura particolarmente positiva che porta a Firenze il meglio dell’arte di ogni periodo.

Innanzitutto, si festeggia un anniversario importante: quello delle 30 edizioni della Biennale Internazionale dellAntiquariato di Firenze, che porterà a Palazzo Corsini dal 23 settembre all’1 ottobre circa 80 gallerie internazionali specializzate in antiquariato e arte.

Una Biennale sempre più aperta alla città e in stretta sinergia con le principali istituzioni fiorentine, in grado di offrire ai visitatori un ricco programma di eventi in molti dei luoghi simbolo del centro cittadino, diventando l’occasione per scoprire le bellezze di Firenze sotto una nuova luce.

Si parte con la straordinaria mostra di Palazzo Strozzi “Il Cinquecento a Firenze. Tra Michelangelo, Pontormo e Giambologna. In virtù di una speciale collaborazione tra gli enti organizzatori, i visitatori della Biennale godranno di una riduzione sul biglietto d’ingresso alla mostra e viceversa per i visitatori della mostra di Palazzo Strozzi potranno ammirare le opere della 30ma Biennale Internazionale dell’Antiquariato ad un prezzo ridotto.

Tra le altre iniziative, all’interno di Palazzo Corsini per tutta la durata della BIAF, si segnala la mostra “Inaspettate delizie in unalcova. Dalla Collezione dArte della Fondazione CR Firenze”, con opere della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, che, nell’ambito dei festeggiamenti per i 25 anni di attività, esporrà alcuni tesori della sua preziosa collezione d’arte, realizzati da Giotto, Pietro Annigoni, Caspar van Wittel, Pietro di Chellino e molti altri artisti.

Un tuffo nell’arte contemporanea. A voler confermare una sempre maggiore apertura e interesse per il contemporaneo è la mostra dell’artista svizzero Urs Fischer, promossa dalla BIAF e dal Comune di Firenze.

Ideazione del progetto e direzione artistica di Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, a cura di Francesco Bonami, realizzata dall’Associazione Mus.e.

Dal 22 settembre al 21 gennaio 2018 si potranno ammirare in Piazza Signoria l’istallazione della scultura monumentale di 12 metri Big Clay e le riproduzioni in cera di Bonami e Moretti che si consumeranno lentamente sull’Arengario di Palazzo Vecchio, a simboleggiare la finitezza umana in contrasto con la durevolezza dell’arte.

Alla diversificata offerta culturale fiorentina appartiene poi un interessante nucleo di musei, estranei al circuito turistico di massa, nati dalle donazioni di privati collezionisti che hanno inteso condividere con l’intera collettività, soprattutto tra Otto e Novecento, residenze e collezioni. Per scoprire queste collezioni e la storia dei grandi antiquari e collezionisti che le hanno formate, viene proposto – nell’ambito della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze –  un calendario di visite condotte da guide abilitate con formazione specialistica nell’ambito dell’arte e dell’architettura.

La proposta si impernia soprattutto su quelle realtà nate dall’insostituibile apporto di celebri antiquari del passato non solo alla divulgazione commerciale della storia artistica locale, ma soprattutto al collezionismo, alla salvaguardia, alla riscoperta e valorizzazione di beni, artisti, ambiti storici e culturali. Tra i Musei interessati, il Museo Stefano Bardini, che conserva allestimento e collezioni originali del “principe degli antiquari”, che contribuì allo studio del centro storico fiorentino all’epoca degli sventramenti ottocenteschi e realizzò famosi pastiches. Bardini ci ha lasciato opere, tra gli altri, di Donatello, Luca Giordano, Tiepolo, Giambologna, Guercino, Tino di Camaino, Arnolfo di Cambio.

Oltre al Bardini c’è iil Museo Horne, intitolato allo storico dell’arte, antiquario, collezionista, architetto inglese, Herbert Percy Horne nel 1911, che acquista Palazzo Corsi per ricreare atmosfera e ambienti di una residenza rinascimentale, in cui valorizzare la propria collezione di 6mila opere, tra cui Giotto, Simone Martini, Filippino Lippi, Giambologna, oltre a pregiati arredi dal Duecento al Seicento. A Horne si devono la riscoperta e il rilancio internazionale di Botticelli.

Altro museo interessato quello di Palazzo Davanzati creato nel 1904 dall’antiquario di origine ebraica Elia Volpi, grande antagonista di Bardini, è conosciuto anche come Museo dell’Antica Casa Fiorentina. La Fondazione Salvatore Romano, dedicata all’antiquario e collezionista campano Salvatore Romano, dona nel 1946 al Comune di Firenze una settantina di prestigiose sculture della propria collezione come omaggio alla sua città di adozione. Il nucleo collezionistico è medievale e primo rinascimentale, con opere di Tino di Camaino, Donatello, Jacopo della Quercia.

Aperto anche il Museo Stibbert, dedicato al collezionista anglo-fiorentino Frederick Stibbert (1838-1906), discendente da una famiglia di ufficiali e collezionisti inglesi, che occupa l’intera vita all’eclettica casa-museo sulla collina di Montughi. Con oltre 36mila pezzi, la collezione aperta al pubblico nel 1908 si incentra principalmente su armi e armature, affiancate da costumi, quadreria, arazzi, oggetti di arredo e di arte applicata. Sono state appena riaperte al pubblico le sale giapponesi, che conservano la più importante raccolta mondiale di armi antiche nipponiche al di fuori del Giappone.

Il Museo Casa Siviero, invece, è dedicato a Rodolfo Siviero (1911-1983), agente segreto dal 1934, che diventa a ridosso della Liberazione lo 007 dell’arte, recuperando gran parte delle opere trafugate in Italia dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale. Appassionato collezionista, dona alla Regione Toscana la sua casa e la sua collezione, che comprende un’ampia raccolta di opere antiche (dall’archeologia al Seicento) affiancata da un importante nucleo contemporaneo che vanta opere di De Chirico, Manzù, Soffici, Annigoni.

I costi per la visita ai musei 15 euro per persona biglietto incluso. La prenotazione è obbligatoria all’indirizzo: raccontare.firenze@gmail.com

Exit mobile version