Agibilità scolastica: Bartolini, 80% scuole in Umbria

Antonio Bartolini, assessore umbro all’Istruzione, fa il punto della situazione sull’agibilità degli edifici scolastici a pochi giorni dalla ripresa dell’attività. Inizia smentendo una ricerca di Ires – Cgil: “Per essere credibile e utile, una ricerca dovrebbe approfondire e analizzare i dati a disposizione e anche leggere attentamente i nomi per non confondere le mele con le pere”.

Secondo Bartolini, nel caso di Ires – Cgil, questo non è avvenuto: “Se l’Ires avesse fatto tutto ciò, nella ricerca che è stata commissionata dalla Cgil dell’Umbria, probabilmente avrebbe evitato di affermare che la Regione Umbria sarebbe quella messa peggio sul fronte degli edifici scolastici danneggiati dal terremoto, rispetto alle altre regioni colpite”.

Nella ricerca del sindacato si fa presente come l’Umbria, a fronte della percentuale di abitazioni danneggiate piuttosto bassa rispetto alle altre realtà regionali, sarebbe invece la peggiore per ciò che riguarda gli edifici scolastici: “Presentata così, rischia di fornire all’opinione pubblica un quadro fuorviante rispetto alla situazione reale che non tiene conto degli sforzi impressionati compiuti da dirigenti scolastici, insegnanti, studenti e famiglie dell’area colpita, e dalle Istituzioni, a partire dalla Regione, che dall’inizio hanno messo il problema scuola al primo posto delle priorità da affrontare, insieme ovviamente a fornire un ricovero adeguato alle famiglie colpite dal sisma”.

I numeri della ricerca: 20 le scuole totalmente inagibili, 119 quelle che lo sono parzialmente o temporaneamente. Il che porterebbe al 56,6% la percentuale di scuole agibili in Umbria: “In realtà, questo dato non riporta la situazione in forma veritiera. Le scuole totalmente inagibili sono 13 e non 20 (16 edifici, ma 13 scuole, in quanto sono più i corpi di fabbrica che compongono la singola scuola e inoltre, non ultimo, 5 sono adibiti a palestre). Se da un lato è corretto il dato di 119 edifici (anche qui le scuole sarebbero di meno in quanto l’inagibilità è per singola unità strutturale e non per scuola), dall’altro sono soltanto 23 gli edifici parzialmente inagibili e 96 quelli che lo sono stati solo temporaneamente”.

Aumenta dunque a 31 il numero degli edifici non più riaperti e con attività scolastica trasferita presso altre sedi idonee: “Sono i 5 oggetto di ricostruzione con ordinanza del commissario n.14/2017 e i 26 non riparati in quanto con danni maggiori a quelli previsti per i pari esito. Dati che, a fronte dei 366 edifici scolastici visionati, attestano che l’Umbria a una percentuale di ben oltre il 62 per cento di edifici scolastici agibili prima delle riparazioni immediate degli esiti B e alcune C riparabili, è a ben oltre l’80 per cento di agibilità dopo gli interventi di riparazione del danno già attuati dai soggetti proprietari e/o gestori”.

Bartolini dice ancora: “Al fine di garantire la ripresa tempestiva dell’attività scolastica si è provveduto, tra l’altro, alla realizzazione di strutture temporanee a uso pubblico. Per la ripresa delle elementari e della materna, gravemente danneggiata con esito ‘E’ dopo il sisma del 24 agosto 2016, il Comune di Norcia ha installato una struttura prefabbricata, in locazione, da adibire a uso scolastico. Per la ripresa delle altre attività scolastiche, media e superiori, dopo gli eventi sismici del 26 e 30 ottobre 2016, che hanno reso inagibili tutte le altre altre scuole, dapprima sono stati effettuati doppi turni all’interno della struttura prefabbricata, ma contestualmente, sono state completate e sono funzionanti le nuove strutture scolastiche temporanee”.

E poi, “con la collaborazione della Fondazione Rava di Milano e di sponsor privati, è stata realizzata anche una struttura prefabbricata a uso scolastico a Cascia. Pertanto, per permettere la continuità di frequenza scolastica dei bambini e dei ragazzi di Norcia e Cascia, grazie alle donazioni ricevute, sono state realizzate oggi 5 scuole provvisorie: 4 nel Comune di Norcia, 1 in quello di Cascia, comunque di grande pregio. Sono sicure e confortevoli, oltreché dotate di moderna dotazione per la normale attività scolastica”.

Bartolini ricorda: “Tutti gli interventi non oggetto di ordinanze già in itinere, ovvero, tutte le scuole non ancora ricomprese nei piani del Commissario perché riparate e, quindi, aventi la continuità didattica, ripresa dopo la prima riparazione del danno, confluiranno tutte – purché ovviamente danneggiate dal sisma e con almeno un esito di non agibilità – in un successivo atto commissariale, con interventi fino all’adeguamento sismico della struttura”.

Chiude l’assessore: “Il collaudo apportato dal sisma è stato un collaudo con risultati alquanto soddisfacenti e la risposta degli edifici scolastici – considerato il livello di danno attestabile sul lieve per una larga parte delle strutture, con un numero esiguo di esiti di totale inagibilità e, soprattutto, nessun crollo registrato – è stata molto positiva, così come sarà molto positivo il fatto che, nel giro di un paio di sessioni scolastiche, l’Umbria si ritroverà con 135 edifici scolastici nuovi, in larga parte adeguati o, nei residui casi di presenza di edifici vincolati, migliorati sismicamente. Quindi, la Cgil stia serena”.

Exit mobile version