Turismo in Umbria: primo semestre 2017, segnali di ripresa

L’assessore umbro al Turismo, Fabio Paparelli, ha fatto il punto sul comparto a giugno e nel primo semestre del 2017: “Il movimento turistico, in Umbria, presenta ancora alcune criticità, anche se si colgono segnali di ripresa a macchia di leopardo, in particolare per la permanenza media e l’incremento di arrivi e presenze in alcuni comprensori, che speriamo possano diventare più marcati a luglio e ad agosto, mesi in cui solitamente aumentano in flussi turistici in tutta l’Umbria”.

I dati sono stati forniti dal Servizio turismo della Regione Umbria: “A livello regionale, diminuiscono i flussi dei turisti italiani ma, per esempio, nel Comprensorio Trasimeno va letto positivamente l’aumento degli arrivi degli italiani negli alberghi, pari al +12,74%, determinato prevalentemente da turisti che arrivano da Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Lombardia, Sicilia, Toscana, Trento, Marche e Lazio”.

Il turismo nostrano è tornato anche nell’Orvietano: “Gli alberghi hanno fatto registrare un +8,28%. Negli esercizi extra alberghieri della provincia di Terni, si evidenzia un aumento del 13% negli arrivi e del 24,60% nelle presenze. Per quanto riguarda i turisti stranieri, l’incremento maggiore è negli alberghi della zona di Assisi (+18,79% arrivi, +20,50% presenze), nel Tuderte (+19,24% arrivi, +16,75% presenze). Crescita solo per quanto riguarda gli arrivi nell’Orvietano e nell’Amerino. Nel settore extra alberghiero, aumentano gli stranieri nell’Assisano (+4,17% arrivi, +0,26% presenze), nell’Eugubino (+7,25% arrivi, +6,19% presenze), nel Ternano (+4,23% arrivi, +1,58% presenze), nell’Amerino (+21,23% arrivi, +7,36% presenze). Aumentano solo gli arrivi nell’Orvietano (+11,93%)”.

A giugno 2017, in Umbria, complessivamente ci sono stati 225.271 arrivi e 557.004 presenze, con una variazione percentuale del -12,38% negli arrivi e del -10,76% nelle presenze rispetto a giugno 2016. Ancora maggiore il calo dei turisti italiani, -18,27% arrivi, -13,44% presenze, più contenuto per i turisti stranieri, -0,57% arrivi, -6,84% presenze.

Nel complesso degli hotel, si registra un -12,79% negli arrivi e -13,43% nelle presenze, soprattutto per il calo dei turisti italiani (-18,94% arrivi, -15,60% presenze). Per quanto riguarda gli stranieri, calo contenuto (-0,82% arrivi, -9,70% presenze). Nelle altre strutture recettive, in totale abbiamo una diminuzione dell’11,62% negli arrivi, del 7,77% nelle presenze. Ancora una volta, sostenuto il calo degli italiani (-17.09% arrivi e -10.67% presenze) rispetto ai turisti stranieri (-0.08% arrivi e -4.24% presenze).

Andiamo ora a scoprire i flussi turistici dichiarati dalle strutture ricettive umbre da gennaio a giugno 2017: 881.903 arrivi e 2.1117.445 presenze, con un -22,25% negli arrivi e -14,23% nelle presenze. A livello regionale, a calare maggiormente sono i turisti italiani (-27.02% arrivi e -15.91% presenze) rispetto ai turisti stranieri (-9.25% arrivi e -10.54% presenze). Negli alberghi, nel complesso, le variazioni negative sono pari al 22,65% negli arrivi e al 15,64% nelle presenze, con un calo di italiani pari al 28,02% negli arrivi e al 17,72% nelle presenze, a fronte di una diminuzione minore dei flussi di turisti provenienti da oltre confine (-8.72% arrivi e -10.49% presenze).Situazione simile negli esercizi extra alberghieri dove si registra complessivamente un calo del -21.35% negli arrivi e -12.14% nelle presenze; diminuiscono in misura più consistente i flussi dei turisti italiani (-24.82% arrivi e -12.97% presenze), rispetto a quelli degli stranieri (-10.63% arrivi e -10.60% presenze).

La distribuzione media dei turisti: 58,8% ha preferito l’albergo, il 41,2% una struttura diversa. L’indice di utilizzo medio delle diverse tipologie ricettive risulta, a livello regionale, pari al 15,6% (-12,01% rispetto al 2016). Il comparto alberghiero evidenzia un’occupazione media del 27% (-12,10%), nell’extra alberghiero si registra un’occupazione media del 9.7% (-10.60 %).

La permanenza media si attesta nel complesso su 2,4 giorni (+10,32%). E’ di 2 giorni negli esercizi alberghieri (+9,06%) e di 3,2 giorni negli extra alberghieri (+11,70%). I turisti stranieri arrivano prevalentemente da Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Paesi Bassi, Cina e Francia.

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