Nuovo sistema di medicina generale, Marini e Barberini “Una sanità più vicina ai cittadini”

Il 2 agosto, al Palazzo Donnini di Perugia si è svolta la conferenza stampa per la presentazione del nuovo sistema di medicina generale e il piano per le cronicità.

A presenziare, la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, l’assessore regionale alla salute Luca Barberini, il direttore regionale Walter Orlandi e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno sottoscritto l’Accordo Integrativo regionale 2017 sulla riorganizzazione della Medicina generale e Continuità assistenziale.

L’obiettivo del nuovo piano è quello di una sanità più vicina ai cittadini. “Quello che presentiamo – ha detto la presidente Marini – vuole essere un modo diverso per dare risposte a cittadini e pazienti. Riaffermiamo l’importanza di tutte le componenti che sono chiamate a garantire la salute dei cittadini. Non soltanto attraverso le strutture ospedaliere, ma, ovviamente nei limiti delle proprie competenze, anche la prevenzione e l’assistenza sul territorio.”

Per farlo, si punta alla sinergia tra le varie componenti del sistema sanitario, dal medico di famiglia, la Guardia Medica, la diagnostica, fino alla farmaceutica e il trasporto.

Tutto questo andrà a legarsi al nuovo piano regionale delle cronicità che, come afferma l’assessore Barberini, beneficerà in termini di assistenza continua in base al tipo di malattia in esame.

“Vogliamo – ha sottolineato – un potenziamento vero dei servizi sul territorio e dunque delle risposte che possiamo dare. Per giungere a questi risultati sarà necessario proseguire il lavoro di squadra che ha molto ben funzionato fin qui.”

E parte del programma sarà l’adozione di un fascicolo elettronico per consentire a ogni medico di conoscere il quadro generale sullo stato di salute del paziente. La necessità di intervento relativa alla cronicità nasce da rilevazioni statistiche (dati ISTAT 2016), secondo cui la percentuale di persone affette da malattie croniche in Umbria è superiore rispetto al dato nazionale.

Nel nuovo assetto organizzativo territoriale rientra anche l’istituzione dell’AFT, Aggregazione Funzionale Territoriale, per garantire una continuità assistenziale. Verrà assicurata l’apertura di un ambulatorio nei giorni feriali h12, e nel sabato e prefestivi per almeno 6 ore; lo staff sarà composto da un numero di medici non inferiore a 20, e la popolazione assistita non dovrà essere per ogni AFT superiore a 30.000 persone.  Il fine è la “Fidelizzazione” del cittadino, attraverso l’attivazione di sistemi informativi, così da ricorrere solo in caso di effettiva necessità al Pronto Soccorso Ospedaliero.

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