Continua sostenuto il flusso delle domande

Il flusso delle domande si è ormai stabilizzato sulle tremila al giorno. La speranza di poter usufruire dell’Ape sociale, che è una anticipazione pensionistica per chi ha certi requisiti, è stato sin qui un successo, anche troppo, si potrebbe dire per il fatto che sono arrivate domande per la metà di quelle disponibili, previste dall’Inps, che sono sessantamila. Ed ancora vi sono quindici giorni di tempo per la presentazione: va sempre ricordato, che quella richiesta adesso è solo una sorta di “promemoria” per l’Inps, che l’adopera per uno screening reale di quelle che possono essere le necessità dei lavoratori. Se dovessero superare “quota sessantamila” ci potrebbero essere anche dei problemi di capienza nei conti dell’Istituto previdenziale. Tra qualche giorno arriverà anche il decreto legge, che chiarirà ancora di più lo scenario al quale fare riferimento e che dovrà sciogliere le interpretazioni, che hanno lasciato molti dubbi ai lavoratori, creando delle file interminabili ai patronati, che sono il terminale dello Stato per questa vicenda. L’Inps ha anche comunicato dettagliatamente tutti i dati che sono così riassumibili:

• 19.348 domande di certificazione delle condizioni di accesso all’APE sociale;
• 10.644 domande di certificazione delle condizioni di accesso al pensionamento anticipato per lavoratori precoci

Su base regionale si evidenzia che il maggior numero di domande è stato presentato in Lombardia (5.102), seguita dal Veneto (3.016), dalla Sicilia (2.662), dal Piemonte (2.371), dal Lazio (2.309), dalla Toscana (2.242) e dall’Emilia Romagna (2.216).
Tra l’altro il “rimaneggiamento” delle pensioni dovrebbe riguardare anche quelle al minimo, con novità che si attendono per il prossimo luglio.

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