Progetto integrato d’area per il bacino del Trasimeno: Unione dei Comuni gestirà iter

L’Unione dei Comuni gestirà in proprio l’iter degli interventi previsti dal Progetto integrato d’area per il bacino del Trasimeno. La Giunta ha adottato la bozza di convenzione su proposta del presidente Catiuscia Marini. Ora la Regione si siederà al tavolo con gli otto Comuni interessati (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno), quindi – entro un mese – arriverà il primo anticipo dei 15 milioni di euro previsti.

Antonio Bartolini, assessore regionale alle Riforme istituzionali e all’attuazione della riforma delle aree vaste e forme associative degli enti locali, dice: “Il bacino del Trasimeno è stato individuato come realtà di particolare pregio ambientale per interventi di riqualificazione e sviluppo, finanziabile con la strumentazione prevista nei regolamenti comunitari. Tutti e tre i programmi operativi regionali del FEASR, FESR e FSE della programmazione 2014-2020 finanziano in modo integrato i progetti di riqualificazione dell’area attraverso lo strumento ITI (Investimenti territoriali integrati) previsto dalla normativa comunitaria”.

Prosegue Bartolini: “E’ stato avviato un percorso di coprogettazione della strategia con i Comuni interessati, che riguarda parecchi assi di intervento quali la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, la competitività delle piccole e medie imprese, l’inclusione sociale, le tecnologie dell’informazione e comunicazione, l’efficientamento delle Pubbliche Amministrazioni (comprese le funzioni unificabili) e l’assistenza tecnica. Al termine di una vasta ed accurata fase di partecipazione, è stato adottato il Documento di strategia nell’ambito del Progetto integrato d’area per il bacino del Trasimeno”.

L’assessore spiega: “La Regione Umbria ha poi adottato il Documento ‘Schede degli interventi e modalità attuative’, contenente in particolare le schede di dettaglio degli interventi programmati, per ciascun Asse ITI, e la governance dell’ITI Trasimeno e i Programmi Operativi FESR, FSE sono stati modificati nel corso del 2016-2017 proprio al fine di prevedere l’utilizzo degli Investimenti territoriali integrati, mentre per il Programma di Sviluppo Rurale è tuttora in corso l’iter per la proposta di modifica già concordata con la Commissione Europea. Tutto ciò è stato fatto in tempi molto rapidi tenuto conto della complessità delle procedure e va ad aggiungersi ai numerosi interventi che la Regione ha messo in campo per il Trasimeno, che vanno dalla sanità alla viabilità (con l’intervento sulla Pievaiola), dal turismo, alla riqualificazione urbana, dall’agricoltura all’ambiente”.

Chiude Bartolini: “In questo percorso abbiamo sempre voluto valorizzare al massimo la capacità gestionale ed amministrativa del territorio, accogliendo la proposta che ci è stata avanzata di affidare proprio all’Unione dei Comuni la gestione dell’Iti e assegnando ulteriori 400mila euro per il rafforzamento amministrativo. Stiamo inoltre valutando l’ipotesi di trasferire sempre all’Unione anche le funzioni attualmente delegate alla Provincia per le materie riguardanti il lago Trasimeno. Nei prossimi giorni abbiamo in calendario un incontro con i sindaci del Trasimeno su queste problematiche, ma c’è bisogno di una piena collaborazione da parte degli enti locali del territorio, a partire, ad esempio, da una seria razionalizzazione e riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi che al momento sembra alquanto problematica. Mi sembra chiaro però che gli sforzi non possono essere tutti e soltanto della Regione che ha battuto e sta battendo in maniera molto chiara i suoi colpi. Sarà dunque opportuno, al di là delle chiacchiere, uno sforzo di tutti per giungere ad una seria e rapida attuazione di questo progetto fondamentale per l’economia del Trasimeno”.

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