Premio Cerevisia 2017: la migliore birra si conoscerà il 6 giugno

E’ in pieno svolgimento, in Umbria, la quinta edizione del Premio Cerevisia, concorso nazionale riservato alle birre italiane di qualità. Un riconoscimento istituito dal BaNAB – Banco Nazionale di Assaggio delle Birre – comitato nato il 30 aprile del 2013 su iniziativa della Camera di Commercio di Perugia, della Regione Umbria, del CERB (Centro di eccellenza per la ricerca sulla birra dell’Università degli studi di Perugia), dal Comune di Deruta e da Assobirra.

Scopo di BaNAB è valorizzare e promuovere produzione, commercio e consumo delle eccellenze brassicole nazionali. I vincitori saranno proclamati il prossimo 6 giugno a Deruta nel corso di una manifestazione al Palazzo Comunale. Entro la fine di maggio il panel della Giuria nazionale completerà la degustazione sensoriale, le analisi chimico fisico delle birre sono state già ultimate.

L’edizione 2017 del Premio Cerevisia ha fatto registrare il record di adesioni: +50 per cento rispetto a 12 mesi fa. In tutto, 147 le etichette partecipanti e provenienti da 57 birrifici delle regioni italiane. Per l’Umbria, 10 i birrifici presenti, con 25 etichette. Crescono pure i riconoscimenti previsti: oltre a Eccellenza, Area Geografica e Nuovi Birrifici, ci sono Stili di produzione, Birre leggere, Strong e Aromatizzate.

Il Premio Cerevisia si distingue dagli altri concorsi per la sua valenza scientifica, essendoci un percorso di valutazione che esamina le qualità anche dal punto di vista fisico chimico. Giorgio Mencaroni, presidente della Camera di Commercio di Perugia e del BaNAB, dice: “In Italia dieci anni fa erano una trentina, oggi si aggirano intorno alle mille unità. I micro birrifici hanno contribuito a modificare il rapporti tra gli italiani e la birra, spingendo i consumi verso l’alto. Le nostre birre hanno portato il consumatore a confrontarsi con un prodotto di alta qualità. I risultati sono arrivati di conseguenza: nel 2016 le birre artigianali hanno toccato il 3,5 per cento dell’intera produzione nazionale. L’obiettivo è di crescere nel prossimo triennio fino a una quota del 6 per cento. Un obiettivo alla portata”.

I micro birrifici umbri sono molto giovani, essendo nati tutti (o quasi) dopo il 2010, ma i margini di crescita sono notevoli.

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