Piano sanitario Umbria: definito il percorso

La sanità dell’Umbria riorganizza se stessa, ponendo “al centro la persona e le sue difficoltà”, e proprio in tale direzione “è stata istituita la struttura organizzativa che contribuirà alla redazione del nuovo Piano sanitario regionale 2018-202”. Questo quanto annunciato dall’assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, che si aspetta una sanità che “punti su qualità, equità, universalità, accessibilità e innovazione e sia capace di rispondere in maniera più adeguata ai bisogni di salute dei cittadini e del territorio, in un contesto sociale profondamente cambiato”.

Proprio per rispondere alle esigenze dei cittadini il piano sanitario sarà realizzato anche attraverso l’ascolto della proposte che ognuno può inviare via email all’indirizzo pianosanitario@regione.umbria.it. Il piano sanitario, secondo quanto indicato da Barberini, sarà definito entro la fine dell’anno, per essere operativo all’inizio del 2018.

Tra gli obiettivi del piano, per l’assessore, “ci sono l’abbattimento delle liste di attesa, la realizzazione di una sanità di prossimità, il potenziamento della prevenzione, dei servizi territoriali e delle cure primarie, risposte più efficaci alla cronicità che oggi assorbe il 70% delle risorse del Fondo sanitario nazionale, un maggiore sostegno alle persone più fragili, la riqualificazione della rete ospedaliera, una stretta sinergia con quanto previsto dal Piano regionale per la prevenzione e dal Piano sociale regionale già approvati”.

LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA – Sono diversi gli organi che compongono la struttura organizzativa per la realizzazione del Piano sanitario regionale. Il Comitato istituzionale, che ha la “funzione di garantire la coerenza della proposta del Piano rispetto alle competenze delle istituzioni rappresentate al suo interno”, ed è composto dall’assessore regionale alla Sanità, dai presidenti dell’Anci regionale e delle Conferenze dei Sindaci, dal presidente del Consiglio delle autonomie locali, dal rettore dell’Università degli Studi di Perugia, dai presidenti degli Ordini dei Medici dell’Umbria, dai presidenti degli Ordini dei Farmacisti dell’Umbria, dai presidenti degli Ordini e dei Collegi delle professioni sanitarie dell’Umbria.

Esperti di riconosciuta autorevolezza professionale, esterni al Servizio sanitario regionale – Federico Lega (Università Bocconi di Milano), Alessandro Montrone (Università degli Studi di Perugia) e Paola Pisanti (Direzione generale della Programmazione del Ministero della Salute) – fanno parte del Comitato scientifico che ha il compito di certificare la coerenza del Piano con gli atti di programmazione nazionale e la fattibilità dello stesso.

Il Comitato di redazione ha lo scopo di “portare a sintesi e armonizzare gli elaborati redatti con il contributo dei Tavoli tematici” e ne fanno parte dirigenti della Direzione Salute, Welfare e Organizzazione e risorse umane, area Salute e dirigenti medici delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria.

Il Comitato di coordinamento della redazione ha invece la “funzione di supervisionare e sovrintendere la redazione del Piano” ed è costituito dal direttore regionale alla Salute, Welfare e Organizzazione e risorse umane; dai direttori generali e sanitari delle Aziende sanitarie regionali; dal preside della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia.

I Tavoli tematici – psichiatria, cure primarie e assistenza terzo livello territoriale, disabilità, riabilitazione, dipendenze, cure palliative, prevenzione, rete ospedaliera, emergenza-urgenza, medicina di iniziativa, trapianti e sangue, Tecnologie (HTA) e ICT (Telemedicina), ricerca e medicina di precisione, infanzia ed età evolutiva, patologie croniche – saranno invece composti da funzionari regionali, dipendenti delle Aziende Usl e ospedaliere, rappresentanti dei Disco (Direttori di Struttura Complessa), delle organizzazioni sindacali, del Forum del Terzo settore, di Associazioni di utenti, pazienti e loro familiari e del volontariato maggiormente rappresentative in Umbria.

Exit mobile version