Vinitaly: Umbria sempre più protagonista del mercato

Positiva la spedizione a Vinitaly dell’Umbria, che si è presentata all’appuntamento veronese con una sessantina di aziende. L’esperienza a Verona, come ha sottolineato l’assessore all’Agricoltura della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha indicato anche la strada da seguire per far conoscere sempre più la produzione vinicola: “Vini di qualità, che si identificano con il territorio in cui nascono: è la strada giusta per promuovere e commercializzare il vino umbro. Lo ha confermato la partecipazione al Vinitaly delle nostre cantine che, facendo leva su questo legame, hanno avuto l’opportunità di rafforzare il loro business sui mercati esteri e su quello nazionale”.

Nel corso di Vinitaly, che si è svolto dal 9 al 12 aprile, le 46 aziende presenti nell’area espositiva coordinata da ‘Umbria Top’ – promossa da Assogal Umbria, Parco 3A-Parco tecnologico agroalimentare, Movimento del Turismo del vino Umbria, Strade dei Vini e dell’Olio Umbria e Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia – hanno incontrato più di 500 buyer provenienti dai Paesi esteri, in particolare quelli americani (Stati Uniti e Canada), asiatici e dei Paesi con mercati emergenti (Brasile, Nuova Zelanda, Portogallo). Rilevante anche l’interazione con gli operatori italiani: circa 600 quelli che hanno contattato le aziende umbre.

Operatori del settore ma anche appassionati di enologia, che si sono interessati non soltanto ai vini ma anche alla storia delle varie cantine. Alta anche l’attenzione verso la possibilità di realizzare visite con degustazione e di pernottare nelle aziende vinicole.

Vinitaly è significato anche promozione del territorio, con oltre 10mila depliant distribuiti. Un modo anche per ribadire la vitalità di una regione, di cui soltanto una piccola parte è stata colpita dagli eventi sismici. Una vetrina speciale è stata poi riservata alla ‘‘CronoSagrantino’, tappa a cronometro del Giro d’Italia che il 16 maggio si disputerà tra Foligno e Montefalco.

Da Vinitaly, come sottolinea Cecchini, è emersa anche “la vitalità e la dinamicità del mondo del vino umbro, l’intraprendenza, il coraggio e la capacità di innovarsi nel rispetto delle tradizioni per essere più competitivi sul mercato”.

La produzione vinicola (700mila ettolitri l’anno, 12.700 ettari con vigneti autoctoni e varietà internazionali, 240 strutture di trasformazione delle uve di cui il 20% condotto da giovani imprenditori) rappresenta “una delle più importanti filiere del nostro sistema agroalimentare, trainante per tutta l’economia regionale” e proprio per questo “la Regione Umbria interviene con significative risorse e diversi strumenti”. Come ricorda l’assessore “nel periodo 2011-2016, con la misura investimenti dell’Ocm Vino, sono stati finanziati investimenti nelle cantine per circa 39 milioni di euro, con quasi 15,4 milioni di contributi erogati. Nel quinquennio 2014-2018 l’Umbria può contare su una disponibilità di risorse comunitarie specifiche per il settore di circa 6 milioni di euro per anno”.

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