Terremoto in Umbria: commissario europeo sabato a Norcia e Cascia

Toccare con mano. E’ l’intenzione di Corina Cretu, commissaria europea e responsabile per la Politica regionale, che sabato 11 febbraio – su invito del presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini – sarà a Norcia, a Cascia e nelle zone interessate dal terremoto.

Alle 10.30 la prima tappa a Norcia: Cretu sarà accompagnata da Marini, dal capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e dal commissario straordinario per la Ricostruzione, Vasci Errani. Ci sarà la visita al centro storico e a piazza San Benedetto dove, alle 11, è previsto l’incontro con la stampa e, successivamente, una riunione con gli operatori economici.

Alle 13 Cretu sarà a Cascia per vedere il centro storico, anch’esso duramente colpito dal sisma. Marini è soddisfatta di essere riuscita a portare il commissario europeo in Umbria: “C’è un grande bisogno, in questa e nelle altre regioni colpite dal sisma, di vedere il volto concreto della presenza e della solidarietà dell’Europa. Dobbiamo ricostruire, non solo fisicamente, ciò che il terremoto ha distrutto, ma dobbiamo anche programmare la ricostruzione economica di questa aree. Saranno determinanti, a questo scopo, le risorse europee e, in particolare modo, quelle dei fondi strutturali. Bene ha fatto il Governo italiano a chiedere all’Europa maggiore flessibilità”.

La presenza di Cretu a Norcia “ha per noi anche un valore altamente simbolico perché, a Norcia, grazie all’opera di San Benedetto, è nato il primo pensiero europeo e per questo abbiamo chiesto anche un impegno diretto della Commissione europea per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto”. A questo proposito, il presidente della Commissione Juncker, aveva subito fatto sapere di essere a disposizione per aiutare l’Italia: “L’Ue non lascerà sola l’Italia ad affrontare questa tragedia”. A fine novembre, è stata annunciata una prima tranche di aiuti di 30 milioni di euro, dal Fondo di Solidarietà. Juncker ha poi proposto di finanziare completamente la ricostruzione con i programmi dei Fondi strutturali, con un emendamento alle regole della Politica di coesione, che introduce un tasso di cofinanziamento da parte dell’Ue del 100% per le operazioni di ricostruzione legate a disastri naturali.

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