Le utilities: chi sale e chi scende

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Il calo previsto è del due per cento, non banale. Una buona notizia, quindi, per le utenze italiane, che avevano dovuto sopportare nell’ultima parte dell’anno scorso un rialzo, che nessuno aveva ben compreso. Il riallineamento del prezzo è abbastanza consistente solo che per le famiglie e le imprese il risparmio si dovrà mettere da parte perché contestualmente aumenterà il gas, il cui prezzo sale continuamente per la grande richiesta delle utenze dovuto al freddo polare che ha investito in maniera non programmata, l’Italia.
E’ stata la Confcommercio a rendere note, in un comunicato, le variazioni delle bollette energetiche: “Il calo – dicono alla confederazione del commercio – è dovuto da un riequilibrio dei prezzi per l’approvvigionamento dei servizi per il dispacciamento e dal calo degli oneri di sistema. Di segno opposto, la voce collegata alla spesa materia prima che nel 1° trimestre 2017 cresce di un +7% sulla base delle stime dei prezzi all’ingrosso effettuate dall’Autorità per l’energia”. Una serie di parole complicate per spiegare che c’è stata in definitiva una migliore distribuzione dell’energia elettrica sulle reti nazionali, che ha portato ad utilizzare quelle che costavano di meno realizzando cospicui risparmi.
Un analogo problema, al contrario, c’è stato per il gas, che ha un sistema meno complesso per la contabilizzazione anche se spesso incomprensibile dal momento che per tutto l’anno in corso avesse visto il suo prezzo in calo vertiginoso. L’aumento però, dato che molte centrali italiani funzionano proprio a gas metano, potrebbe anche annullare nel prossimo trimestre la tendenza al calo della corrente, annullandone, in definitiva, i benefici.

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