Il cielo in una casa

Emanuela Miani - Designer
Coordinare squadre di professionisti, miscelare stili ed elementi, fondere la passione per le discipline orientali con la sensibilità del cliente. Un’impresa titanica? «No, è esattamente quello che sto realizzando negli ultimi progetti in Lazio, Toscana, Umbria e Lombardia (precisamente a Treviglio, ndr)», spiega Emanuela Miani.

Cinque cantieri dove tirare su altrettante case: è il restyling di prestigiose abitazioni e ville d’epoca, curate da un’artista visionaria.

Che siano in America, dove ha lavorato per molti anni, o in questo fazzoletto di Italia centrale, in fondo non fa molta differenza. «Perché ogni cliente ha il proprio carattere – sorride, mentre ci apre la porta dello studio affacciato sulle colline tuderti – e il mio compito è capirlo ed interpretarlo». Entriamo ed é come varcare un’altra dimensione: qui nascono e prendono forma le idee. L’equilibrio domina lo spazio, con le intersezioni tra oggetti in legno, ceramiche, terrecotte. Non è difficile capire perché questa casa-bottega sia divenuta un punto di riferimento per quanti desiderano un’abitazione su misura, come un capo di alta sartoria. E non deve trarci in inganno la forte personalità che trapela: siamo di fronte ad una professionista umile e capace di ascoltare.

Ci spiega che l’obiettivo primario non è quello di imporsi, quanto appunto “cucire” stili e funzionalità sulle esigenze del proprietario, far emergere le sue necessità. In fondo l’home staging, letteralmente “mettere in scena la casa”, parte da qui: un lavoro psicologico a monte per capire e conoscersi. «Quindi si instaura una proficua collaborazione con il committente, si entra in una dimensione empatica», racconta Miani. Cosa che richiede una spiccata competenza e sensibilità, doti che vanno oltre il mero esercizio della professione: «Infatti non sono un architetto nel senso stretto del termine, piuttosto un interior design. Accompagno il cliente in un viaggio a 360 gradi, dalla scelta dei materiali agli ultimi ritocchi, garantendo una disponibilità full time».

Il tutto poggia su una vasta esperienza internazionale. Miani è laureata al “Politecnico di Torino”, con una specializzazione in Feng Shui, Bauhaus e Deco Design. Tre stili diversi, epoche e mondi lontani che si sposano con la sua passione per la fotografia. Ha poi girato mezzo mondo, sempre con la carta da disegno al seguito: dai Caraibi a Los Angeles, dai Paesi Scandinavi all’amato oriente. Ha raccolto questo bagaglio di conoscenze anche antropologiche per muovere i primi passi da sola, lavorando individualmente: comprava, ristrutturava e vendeva immobili. «Una faticaccia curare anche l’aspetto tecnico e burocratico che si cela dietro alla vendita di una casa – confessa – io sono abituata a lavorare dalle fondamenta, a respirare l’aria dei cantieri e se necessario anche a guidare le ruspe (ride)».

E pur lavorando anche all’estero, ha mantenuto la base operativa qui, a Todi, dove ha fatto ritorno da qualche anno per portare avanti alcuni lavori e seguire un progetto ambizioso. Mettere a disposizione il proprio know-how per la “Great Estate” di Stefano Petri, azienda leader nel settore delle compravendite immobiliari. Ne è nata una collaborazione proficua: “Great Estate” gestisce le opportunità di mercato, Miani segue personalmente i committenti, passo dopo passo. Insomma, un’altra opportunità per far conoscere le proprie qualità artistiche.

«Due parole per definire il mio lavoro? – ci pensa solo un attimo – direi eclettismo ed equilibrio». Sembrano ossimori, in realtà Miani spiega che l’uno non esisterebbe senza l’altro e sono complementari. Eclettismo è avere competenze trasversali e poter trovare sempre una giusta soluzione; equilibrio riuscire a modulare ogni spazio con gli elementi naturali che ci accompagnano nella vita, quelli primordiali (fuoco, terra, metallo, acqua e legno). «Prendere il mondo esterno, lo spazio che sta fuori e metterlo tra le pareti, ecco». E il design?  «Ah, quello è come la vita che mi sono scelta…eleganza in movimento».

 

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