730 precompilato? Un bel rompicapo nel 2015, se è vero che il 95 per cento dei contribuenti ha dovuto poi fare delle modifiche. E dire che sono stati 13 milioni i dipendenti e i pensionati che si erano affidati, per la prima volta, al 730 precompilato. Di questi, 11,5 milioni hanno chiesto aiuto al Caf o a intermediari, i restanti 1,4 milioni hanno deciso di fare da soli.
I dati arrivano dalle dichiarazioni dei redditi Irpef del 2015 e sono stati pubblicati sul sito del ministero dell’Economia. Il 730 precompilato si è insomma rivelato un fiasco. Solo 665 mila soggetti hanno accettato la dichiarazione senza modifiche; tra questi, 109 mila hanno accettato la dichiarazione senza integrare le spese sanitarie, avendole invece presentate in dichiarazione l’anno prima.
Il 71 per cento di chi aveva tra26 mila e 35 mila euro ha utilizzato la dichiarazione già fatta; chi aveva un reddito superiore a 300 mila euro ha utilizzato il precompilato nel 46 per cento dei casi. E ancora: 11,3 milioni di contribuenti hanno ricevuto il bonus da 80 euro, per un totale di 6,1 miliardi di euro. Ma è anche vero che 1,4 milioni hanno dovuto poi restituire integralmente o parzialmente questo bonus (per un importo di 321 milioni di euro). Il 55 per cento (circa 798 mila soggetti) ha detto di averlo restituito totalmente.
L’imposta netta dichiarata ha risentito del bonus Renzi: è stata pari a 151,2 miliardi, con un calo del 4 per cento. Dipendenti e pensionati hanno pagato 4.920 euro di Irpef, a dichiararla sono stati 30,7 milioni di persone, pari al 76 per cento del totale. Ci sono dunque 10 milioni di persone che non l’hanno fatto, perché si sono ritrovati con un’imposta pari a zero.