L’Agenzia delle Entrate canta vittoria

La lotta all’evasione fiscale sta portando finalmente i suoi frutti. Nel 2015 l’Agenzia delle Entrate, grazie a controlli incrociati di banche dati e all’impegno di molte risorse interne, benché non ancora sufficienti, ha recuperato 14,9 miliardi di euro.

L’agenzia delle Entrate, come è noto, è anche responsabile dei rimborsi verso i creditori. Nel solo 2015, a imprese e cittadini è stato restituito un valore di oltre 16 miliardi di euro a fronte dei 13 del 2014. Si tratta perlopiù di rimborsi IRES e IRPEF, che ora arrivano, secondo la direttrice dell’istituto Rossella Orlandi “dopo 5 mesi, a fronte dei 2 o 3 anni” precedenti.

La Orlandi ha invece espresso delusione sulla comunicazione riguardante gli accertamenti fiscali. L’approccio “morbido” della compliance non è stato premiato, e molti cittadini che hanno ricevuto un primo invito a dimostrare la propria posizione “dubbia”, hanno preferito ignorare le richieste dell’Ente e non rispondere.

Uno dei mezzi più utilizzati quest’anno (e in continuo aggiornamento) è il noto “spesometro”, criticato da più parti, ma infine rivelatosi prezioso per la lotta all’evasione. Incrociando le spese effettuate e i redditi dichiarati il Fisco è ormai in grado di stanare le posizioni di cittadini furbetti.

Infine un’altra delle novità è la fatturazione elettronica. Nei primi 20 mesi dalla sua introduzione sono state 28 milioni le fatture emesse, con oltre 600.000 fornitori.

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