E’ il francese Bernard Jean Étienne Arnault (nella foto), fondatore e CEO di LVMH, che controlla ad oggi quasi due terzi del mercato della moda e del lusso a livello globale, l’uomo più ricco del mondo. La rivista Forbes lo accredita di un patrimonio di 226,5 miliardi di dollari.
Superando la pattuglia dei Paperoni statunitensi: Elon Musk (195 miliardi di dollari); Jeff Bezos (194 miliardi di dollari); Mark Zuckerberg (177 miliardi di dollari); Larry Ellison (141 miliardi di dollari); Warren Buffett (128 miliardi di dollari); Bill Gates (128 miliardi di dollari); Steve Ballmer (121 miliardi di dollari). Prima di arrivare, al nono posto, all’indiano Mukesh Ambani (116 miliardi di dollari).
Al vertice della classifica italiana resta Giovanni Ferrero, con un patrimonio cresciuto a 43,8 miliardi di dollari. Che gli vale il 26esimo posto nella classifica mondiale. Dietro di lui, ma molto staccato (27,5 miliardi di dollari) c’è Andrea Pignataro, il fondatore di Ion Group. Il suo è stato un ingresso dirompente nella classifica dei miliardari.
E poi c’è lo stilista Giorgio Armani, che ha un patrimonio di 11,3 miliardi di dollari.
In totale, i miliardari italiani sono 73: quattro in più di un anno fa. Il totale dei loro patrimoni supera per la prima volta i 300 miliardi di dollari (301,3 miliardi). Nella classifica entrano per la prima volta, oltra a Pignataro, Giancarlo Devasini, Paolo Ardoino, Ugo Gussalli Beretta con i figli Pietro e Franco, Alessandro Rosano. E poi i cinque figli di Silvio Berlusconi: Marina e Pier Silvio, che hanno ricevuto la parte più consistente dell’eredità e guidano l’impero Fininvest; un po’ più indietro Barbara, Eleonora e Luigi. È poi rientrato in classifica, dopo un anno di assenza, Luigi Cremonini. Scala oltre 200 posti nella classifica mondiale lo stilista umbro Brunello Cucinelli, il cui patrimonio familiare in un anno è salito da 3,2 a 4,5 miliardi di dollari.