Rajoy, i perché del malcontento

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Le elezioni spagnole hanno segnato la fine forse definitiva del bipartitismo. Il premier popolare Mariano Rajoy quasi sicuramente non potrà governare. Ma secondo le analisi fatte dai media iberici, questo è il risultato di numeri che bocciano impietosamente il governo. Si va da un calo del salario minimo (con livelli che tornano al 2007) a una diminuzione dei lavoratori a tempo determinati e di quelli assunti a tempo indeterminato. Non solo: Rajoy ha anche rallentato la caccia all’evasione fiscale.

Le famiglie spagnole, in compenso, si sono trovate a dover pagare mediamente 7% in più il costo dell’elettricità. Dalle urne, dunque, sarebbero arrivato forte e chiaro il malcontento della popolazione per questa gestione della cosa pubblica.

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