La situazione attuale del settore dei trasporti nelle Marche sta destando preoccupazione tra i membri della FILT CGIL, in particolare in relazione all’azienda di trasporto pubblico regionale più grande, Conerobus, che ha recentemente annunciato una significativa riduzione del capitale sociale, passando da 12 a 5 milioni di euro. Questa sottocapitalizzazione viene vista come un rischio sia per gli azionisti che per la stessa azienda, soprattutto in considerazione dell’imminente gara prevista per il 2026. È importante notare che, nonostante le società di trasporto pubblico locale marchigiane ricevano solo il 2,13% dei trasferimenti statali, le Marche rimangono tra le regioni meno finanziate in questo settore.
La situazione si complica ulteriormente a causa della mancanza di personale per garantire i servizi e l’incertezza riguardo all’assunzione di autisti a tempo determinato per sostituire i pensionamenti e i posti vacanti. Questo mette a rischio la rete di servizi urbani ed extraurbani, costringendo i lavoratori a coprire gli orari aggiuntivi e i turni di riposo rimandati.
Per quanto riguarda la situazione dell’aeroporto, la FILT CGIL è preoccupata dalle dichiarazioni dell’amministratore Delegato di Aeroitalia riguardo alla possibilità di interrompere i voli di continuità . Anche se si è verificato un aumento delle rotte durante la stagione estiva, con punte di passeggeri vicine ai 610.000 nelle estati pre-COVID, questa crescita non affronta l’isolamento della regione durante tutto l’anno. La FILT CGIL osserva con preoccupazione il silenzio da parte dell’ATIM in questa vicenda e chiede un incontro con il governatore per ottenere rassicurazioni sul futuro dello scalo e sui voli di continuità .
Per quanto riguarda il porto di Ancona, che rappresenta il porto principale dell’Autorità di Sistema Portuale del Medio Adriatico Centrale, la FILT CGIL esprime preoccupazione per il calo del 14,5% nel traffico delle merci rispetto al 2022. Nonostante gli investimenti promettenti dell’AsdP, è necessario accelerare la messa in sicurezza delle banchine e dei dragaggi per mantenere la competitività e intercettare nuovi mercati in un contesto di mutamento geopolitico. La FILT CGIL è anche in ansia per le possibili modifiche alla legge 84/94 e per la mancanza di risorse nella legge di bilancio per sostenere il lavoro temporaneo nei porti. Le modifiche proposte alla normativa sugli appalti pubblici sollevano preoccupazioni relative ai diritti e ai salari dei lavoratori, se non saranno attentamente monitorate e gestite.
In sintesi, la situazione attuale nei settori dei trasporti e dei porti nelle Marche richiede una seria riflessione e azioni mirate per affrontare le sfide e garantire un futuro stabile e prospero per la regione.