“Questo incarico prevede enormi responsabilità”. Non si nasconde dietro un dito Barbara Lucchi, neo segretaria regionale di Filcams Cgil Marche, la categoria che si occupa di commercio, turismo e servizi. Eletta il 29 ottobre a grande maggioranza, in due giorni è stata già parte attiva delle vertenze che riguardano il mondo del commercio regionale. A cominciare da quella che vede al tavolo Conad e Auchan.
“Il 30 ottobre siamo stati al Mise per governare una vertenza che ha già mostrato tutti i tratti nefasti per i lavoratori. Oggi, 31 ottobre, sono al presidio qui a Pesaro per il cambio appalto che riguarda le donne delle pulizie del Pesarese. Un cambio che è un massacro per le lavoratrici, visto che l’appalto è stato vinto con il massimo ribasso”.
Ottimista, però, grazie al sostegno: “Noi siamo una squadra. So di dovermene occupare in prima persona, ma ho l’aiuto dei compagni, condividiamo i problemi. Io porto avanti la voce anche dei territori che non finiscono magari sotto i riflettori, ma che hanno i medesimi grattacapi. Come il cratere sismico, per esempio”.
Barbara Lucchi si trova a dover affrontare una situazione spinosa proprio nel commercio: “Lo sviluppo del comparto ha portato con sé tante contraddizioni. Mentre gli iscritti e i rappresentanti ne fanno probabilmente il bacino più ampio, abbiamo a che fare con una crisi inedita; i grandi gruppi se ne vanno e altri player, come la Conad, avanzano per prendersi nuove fette di mercato, facendo però in realtà macelleria sociale con i lavoratori”.
Entra nel dettaglio la segretaria regionale: “Vertenza Conad: ci sono 6 mila esuberi in tutta Italia, che forse potrebbero essere ridotti a 3 mila. È una crisi che non ha niente da invidiare ad Alitalia o Whirlpool. Il nostro territorio è interessato per 1.500 lavoratori, 300 – 500 rischiano di trovarsi senza occupazione e, naturalmente, a loro bisogna sommare le famiglie. Ecco perché non possiamo non dare tutta la nostra attenzione a questa vertenza”.
Crisi che potranno essere superate con unità di intenti, che non manca nelle Marche: “Le cinque province lavorano in sinergia, la categoria è compatta”. Un buon punto di partenza per affrontare di petto una situazione non bella e molto complicata.