Versalis, firmato il protocollo al Ministero: Puglia e CGIL chiedono approfondimenti

Il piano di riconversione industriale prevede investimenti per 2 miliardi di euro, ma resta il nodo occupazionale

Si è concluso con la firma di un protocollo d’intesa il tavolo di confronto su Eni-Versalis, tenutosi il 10 marzo 2025 presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). L’accordo riguarda il piano di riconversione industriale della società chimica e coinvolge anche il petrolchimico di Brindisi, oltre ai siti di Priolo e Ragusa.

Secondo i primi resoconti, l’intesa dovrebbe garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, compreso l’indotto. Tuttavia, la CGIL non ha firmato il protocollo, esprimendo perplessità sulle reali garanzie per i lavoratori. Anche la Regione Puglia mantiene una posizione di cautela, chiedendo ulteriori approfondimenti sul progetto.

Il piano di riconversione: un investimento da 2 miliardi

Il ministro Adolfo Urso ha dichiarato che il piano è “impegnativo ma necessario”, con l’obiettivo di trasformarlo in un “progetto Paese” per rilanciare la chimica italiana a livello europeo. Il piano prevede investimenti per 2 miliardi di euro, con un’attenzione particolare alla sostenibilità delle industrie energivore.

Urso ha inoltre annunciato la creazione di un tavolo di coordinamento e monitoraggio del business plan, coinvolgendo anche il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, per garantire il rispetto degli impegni presi in termini di occupazione, attuazione dei progetti e tutela della filiera produttiva.

Sindacati divisi, CGIL attende chiarimenti

Se da un lato CISL e altre sigle sindacali hanno accolto con favore il protocollo, la CGIL ha espresso dubbi, temendo impatti negativi sull’occupazione dovuti alla chiusura del cracking nei siti di Brindisi e Sicilia.

Nora Garofalo, segretaria generale nazionale Femca CISL, ha sottolineato: “Abbiamo firmato convintamente l’accordo perché salvaguarda l’occupazione e l’industria chimica. Ora è essenziale attivare tutti i tavoli di monitoraggio per gestire la riconversione”.

Il ministro Urso si è impegnato a convocare a breve un incontro con le imprese e i sindacati dell’indotto, per chiarire gli effetti del piano sui lavoratori e sulle aziende collegate a Versalis.

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