Agricoltura veneta: nuova rete di irrigazione per 930 ettari nel Bassanese

Grazie a un investimento di 12 milioni, gli agricoltori del Bassanese potranno beneficiare di un sistema di irrigazione di precisione più efficiente

Nel Bassanese è stato avviato un progetto innovativo per migliorare la gestione dell’acqua in agricoltura. Sette pompe mettono sotto pressione l’acqua del fiume Brenta, derivata a Bassano del Grappa, per immetterla in una nuova rete di irrigazione che copre un’area di 930 ettari. Questo sistema servirà i comuni di Colceresa, Breganze, Sandrigo e Schiavon, permettendo agli agricoltori di collegarsi direttamente alle prese d’acqua sui loro terreni, ottimizzando così il processo di irrigazione.

Un passo avanti verso l’irrigazione di precisione

Con un investimento di 12 milioni di euro, l’iniziativa rappresenta un passaggio importante da un sistema di irrigazione tradizionale a scorrimento a una irrigazione di precisione, riducendo gli sprechi d’acqua e migliorando l’efficienza agricola. Questo progetto riguarda inizialmente le aree pianeggianti, ma un secondo lotto di investimenti, che prevede l’installazione di altre quattro pompe, permetterà di estendere il sistema anche alle coltivazioni collinari e di pregio della zona.

Un modello sostenibile per l’agricoltura

Questo intervento si inserisce in un più ampio piano di sostenibilità agricola. Passare a sistemi di irrigazione più moderni e precisi è essenziale per preservare le risorse idriche, particolarmente preziose in un contesto di cambiamenti climatici. La rete idrica, una volta completata, fornirà un servizio fondamentale per garantire la produttività agricola a lungo termine.

 

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