Soddisfazione massima di Confagricoltura della Puglia che ha visto un vero successo dei vini pugliesi al Vinitaly di Verona. Grandi “rossi” ma era nella tradizione del vino forte, pastoso, vero. Ora però la produzione delle aziende agricole pugliesi si è spostata anche sui “bianchi”, suscitando lo stesso interesse per la qualità di eccellenza.
“È cruciale sottolineare l’importanza dei vini bianchi”, affermano Luca Lazzàro, presidente di Confagricoltura Puglia e Alessandro Candido, presidente della Federazione regionale vitivinicola, direttamente dal Vinitaly. “Queste varietà, spesso caratterizzate da una gradazione alcolica inferiore rispetto ai rossi, stanno conquistando sempre più estimatori a livello globale”
“I vini bianchi sono apprezzati per la loro leggerezza e freschezza, risultando perfetti per il consumo quotidiano e ideali per accompagnare pasti leggeri o da gustare in solitudine. Le preferenze dei consumatori, in continua evoluzione, evidenziano una crescente richiesta di vini meno alcolici e più rinfrescanti, una richiesta che i vini bianchi soddisfano appieno”.
“La loro versatilità – concludono – li rende una scelta ideale per una vasta gamma di piatti, dalla cucina mediterranea ai frutti di mare, un fattore che li rende allettanti sia per i ristoratori che per i consumatori. In risposta a queste tendenze di mercato, i produttori vitivinicoli possono considerare la produzione di vini bianchi con una gradazione alcolica più contenuta, aprendo così nuove opportunità di mercato. Un’etichettatura chiara e informativa sui livelli di alcol può inoltre facilitare i consumatori nel fare scelte consapevoli”.
Con un valore complessivo di 395 milioni di euro, la produzione vinicola della regione riveste un ruolo economicamente rilevante, contribuendo significativamente all’export regionale. Nonostante gli ostacoli, le aziende vinicole pugliesi hanno dimostrato la loro capacità di conquistare mercati internazionali, esportando vino in tutto il mondo per circa 210 milioni di euro.
La Puglia si è distinta come una delle regioni italiane con una produzione costante negli ultimi 5 anni, con una media di 13 milioni di quintali di uve da vino, rappresentando l’11% del valore nazionale e posizionandosi come la seconda regione produttrice d’Italia, dopo il Veneto. A livello globale, l’Italia è il principale produttore di vino, contribuendo a circa il 18,5% della produzione mondiale.
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