Tre subcommissari alla Psa, bioregolatori con procedura di iscrizione semplificata, anche l’esercito in campo per abbattimenti di cinghiali e smaltimento delle carcasse.
In tre incontri a Parma, Reggio Emilia e Modena, alla presenza dellโassessore Alessio Mammi, sono state illustrate le strategie per la gestione dellโemergenza Peste suina africana in Emilia Romagna.
Lโassessore ha annunciato la costituzione dei Got (Gruppi organizzati territoriali) per ogni provincia, cabine di regia con Regione, Asl e Polizie provinciali con il compito di monitorare, organizzare lโattivitร di depopolamento e di stoccaggio delle carcasse nei centri di raccolta per ogni territorio provinciale. Per rafforzare lโattivitร di abbattimento e di ricerca delle carcasse รจ stato coinvolto il personale dellโesercito.
Il commissario alla Psa Vincenzo Caputo ha nominato altri tre subcommissari per coordinare le attivitร sul territorio dei bioregolatori.
Intanto la Regione ha giร fatto richiesta al Governo per lo stato di calamitร naturale. I 2 milioni di euro che la Regione Emilia Romagna aveva anticipato per la recinzione saranno utilizzati per gabbie e abbattimenti, a cui si aggiungono altri 5 milioni della Struttura commissariale per azioni di depopolamento nelle zone confinanti con quelle infette (Modena e Reggio).
Nelle province di Parma e Piacenza la Psa รจ giร presente. Prevista la chiusura dellโarea tra le tre aree autostradali (A1, A15 e A21) con la concentrazione dellโattivitร di abbattimento di cinghiali allโinterno della zona compresa tra le tre autostrade.
Nel corso degli incontri Cia ha colto lโoccasione per ribadire, vista la recente uscita del bando biosicurezze, di agevolare al massimo il posizionamento dei presรฌdi di biosicurezza negli allevamenti (Deroghe per Scia, Cila e Regolamenti comunali vari) e, in merito alla gestione faunistica, di monitorare attentamente e rendicontare in modo trasparente il lavoro degli Atc e delle aree protette nellโattivitร di depopolamento.