I tartufi siciliani? Una ricchezza che esaltata e tutelata. Sammartino: «Regole certe per i nostri prodotti»

Serviva il regolamento, serviva per la tutela dei tartufi siciliani e delle zone tartufigene, che alimentano una ricchezza da molti sottovalutata. Non dalla Regione che si è apprestata a mettere i paletti per tutti a cominciare dai raccoglitori.
«Una buona notizia per tutta la filiera del tartufo locale, prodotto d’eccellenza del territorio – dichiara l’assessore all’Agricoltura, Luca Sammartino – La regolamentazione della produzione del tartufo attraverso regole certe ci consentirà di tutelare e valorizzare il prodotto siciliano e dare nuova linfa al rilancio del comparto».

La legge mette ordine e fissa le regole per il rilascio delle attestazioni di riconoscimento delle tartufaie controllate o coltivate. Vengono inoltre fissati criteri e modalità per l’esercizio della ricerca e della raccolta dei tartufi: per ottenere l’autorizzazione a queste attività e alla commercializzazione sarà obbligatorio un tesserino di idoneità, sia per l’esercizio amatoriale che professionale, conseguibile con il superamento di un esame. La norma mette nero su bianco anche le prescrizioni tecniche per la costituzione di nuove tartufaie e il riconoscimento di quelle controllate.

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